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Il cardinale Matteo Zuppi a Kiev per la pace in Ucraina: chi è l'inviato di Papa Francesco e con chi parlerà

La missione a Kiev durerà dal 5 al 6 giugno e prevede l'incontro con diverse autorità del governo ucraino e del mondo ecclesiastico

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Il cardinale Matteo Zuppi è in Ucraina per mediare sul conflitto. L’iniziativa, che si sviluppa a Kiev tra lunedì 5 a martedì 6 giugno, è stata voluta da Papa Francesco per favorire iniziative umanitarie e “allentare le tensioni”. Chi è il cardinale Zuppi e perchè è stato scelto per la missione.

La missione di pace

Inizia lunedì 5 giugno la missione di pace a Kiev, che vede il cardinale Matteo Maria Zuppi impegnato a “allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina”.

Già negli scorsi mesi il Papa aveva parlato di una missione nel Paese est-europeo, ma la notizia dell’incarico a Zuppi era stata dffusa dalla Sala Stampa vaticana solo il 20 maggio.

cardinale zuppi papa ucrainaFonte foto: ANSA
Il cardinale Zuppi insieme a Sergio Mattarella in occasione del centenario della nascita di don Lorenzo Milani il 27 maggio 2023

Zuppi, dice un comunicato della Santa Sede, è presente nella capitale ucraina come “inviato del Santo Padre Francesco”.

Lo scopo sarebbe quello di “ascoltare in modo approfondito le Autorità ucraine circa le possibili vie per raggiungere una giusta pace e sostenere gesti di umanità che contribuiscano ad allentare le tensioni”.

Non si tratterebbe, però, di un tentativo di mediazione. Come affermato dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, la missione ha l’obiettivo di “cercare soprattutto di favorire il clima, favorire un ambiente che possa portare a percorsi di pace”.

Cosa dovrà fare

L’agenda del cardinale rimane coperta da massima riservatezza. Ciò che si sa, è che l’inviato di Papa Francesco incontrerà diversi esponenti del governo ucraino e del mondo ecclesiale.

La presenza di Zuppi a Kiev dovrebbe quindi servire a prendere contatto con le autorità ucraine, in modo da favorire iniziative umanitarie che possano aprire corridoi di pace tra i Paesi.

Già in passato, Papa Francesco era intervenuto più volte per richiedere liberazione di prigionieri di guerra da entrambe le parti. Una delle questioni più spinose, però, rimane quella dei bambini deportati e adottati da famiglie russe, dopo il cambio di passaporti e nazionalità.

La speranza è che la missione possa facilitare la comunicazione tra le parti in conflitto e agevolare, almeno in una prima fase, questo tipo di azioni umanitarie.

Chi è Matteo Zuppi

Il cardinale Matteo Zuppi è attualmente arcivescovo di Bologna, dove ogni giorno dice messa nella Basilica di San Petronio, e presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

Nato a Roma 67 anni fa, Zuppi è il quinto di 6 figli. Dopo una laurea in Lettere e Filosofia all’Università La Sapienza, ha conseguito il baccellierato in teologia alla Pontificia Università Lateranense.

A lungo è stato assistente ecclesiastico generale della comunità di Sant’Egidio, per la quale nel 1992 aveva fatto da mediatore in Mozambico. Dal 2012 è diventato vescovo, poi arcivescovo e cardinale creato da Papa Francesco nel 2015.

Del rapporto con il Papa aveva raccontato a Vanity Fair, divendo di averlo incontrato durante la “presentazione di un libro a Buenos Aires, dove si scusò tantissimo perché arrivò leggermente in ritardo a causa del “subte”, la metropolitana!”.

Di lui, aveva detto, “Mi colpisce la sua immediatezza. Guarda negli occhi, ascolta, ha una sorprendente memoria “affettiva”, cioè ricorda quello che trasmette sentimento. Si fa toccare da quello che ascolta”.

cardinale-zuppi-ucraina Fonte foto: ANSA
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