Medvedev torna a parlare di apocalisse nucleare dopo l'invio degli F-16 all'Ucraina: la minaccia della Russia
L’ex presidente russo e attuale vice capo del Consiglio di Sicurezza nazionale, Dmitry Medvedev, è tornato a tuonare sull’Occidente evocando lo spettro dell’apocalisse nucleare.
- Le minacce di Medvedev
- Borrell: "Mosca non pensi di logorarci"
- Il pacchetto aiuto all'Ucraina
- La discussione sugli F-16
Le minacce di Medvedev
“Più armi l’Occidente fornisce all’Ucraina e più distruttive sono queste armi, “più diventa probabile” uno scenario da “apocalisse nucleare“. Così Medvedev commentando la possibilità che a Kiev vengano forniti i jet F-16.
La fornitura, secondo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, “non potrà cambiare in modo fondamentale la situazione sul terreno” nel conflitto in Ucraina.
L’ex presidente russo Dmitry Medvedev
Borrell: “Mosca non pensi di logorarci”
Le dichiarazioni di Mosca arrivano nel giorno in cui l’alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell ha spiegato che è iniziato l’addestramento dei piloti, definito dal segretario generale della Nato “un passo importante” che consentirà agli alleati di fornire i jet “a un certo momento.
“Sosterremo l’Ucraina quanto serve e Mosca non pensi di logorarci sfruttando il fattore tempo”, ha sottolineato Borrell. Intanto la Polonia rende noto di non aver ancora cominciato l’addestramento dei piloti, ma di essere pronta a farlo.
Dal portavoce dell’aeronautica di Kiev si apprende che l’addestramento dei piloti ucraini sui caccia F-16 nei Paesi europei non è ancora iniziato nella pratica, ma la preparazione degli specialisti continua.
Intanto sul terreno il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato che i “nazionalisti” che si sono infiltrati dall’Ucraina nella regione russa di Belgorod sono stati “bloccati e sconfitti” ed ha aggiunto che “più di 70 terroristi sono stati eliminati” e il resto sono stati ricacciati in territorio ucraino.
Il pacchetto aiuto all’Ucraina
Sinora attraverso il primo pilastro del piano munizioni proposto dalla Commissione Europea sono stati consegnati all’Ucraina “1300 missili e 220mila munizioni d’artiglieria di vario calibro”, ha detto l’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell al termine
del Consiglio Difesa.
La commissione europea ha dato intanto il via libera ad una nuova tranche di aiuti da 1,5 miliardi di euro per l’Ucraina. Si tratta della quarta tranche erogata da Bruxelles nell’ambito del pacchetto di assistenza macro-finanziaria da 18 miliardi messo in campo per Kiev.
“Dall’inizio di quest’anno abbiamo erogato 7,5 miliardi di euro in assistenza macrofinanziaria. Questi finanziamenti stanno contribuendo in modo significativo a coprire le esigenze finanziarie immediate dell’Ucraina. E ulteriori aiuti arriveranno”, ha sottolineato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.
La discussione sugli F-16
La ministra olandese della Difesa, Kajsa Ollongren, entrando al Consiglio Difesa, ha spiegato che dopo il “via libera di Washington per l’addestramento di piloti ucraini all’uso degli F-16” si possono ora “completare i piani che stavamo facendo con la Danimarca e altri alleati”, tra cui Belgio e Gran Bretagna “per iniziare l’addestramento. Si tratta del primo passo da compiere”, cui seguiranno ulteriori discussioni con gli Stati che hanno in dotazione gli F-16″.
Yuriy Sak, consigliere del ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov, ha affermato che “i Paesi Bassi sono nella posizione di essere il primo” Paese a donare F-16 all’Ucraina. Lo riporta Politico. I Paesi Bassi hanno attualmente in uso 24 F-16 che sono “dispiegabili operativamente” e “rimarranno in uso fino alla metà del 2024”, ha detto un portavoce del ministero della Difesa olandese citato dal giornale.
“Successivamente, saranno disponibili per un’altra destinazione, come la vendita”. I Paesi Bassi hanno anche altri 18 F-16 “che non sono più utilizzati operativamente” e “possono anche ricevere una destinazione diversa”. Per dodici di questi 18 era originariamente previsto il trasferimento a una società privata, ma il trasferimento è stato ritardato, ha osservato il portavoce. Secondo un funzionario europeo, citato sempre da Politico, “è realistico” pensare che la consegna possa avvenire entro l’autunno.