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La guerra familiare delle patatine San Carlo fra fratello e sorella: "Mio padre ha subito maltrattamenti"

Gli eredi di Alberto Vitaloni, ex presidente del Gruppo San Carlo, hanno dato vita a una battaglia legale per il patrimonio dell'azienda

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Alberto Vitaloni, l’ottantottenne ex presidente del Gruppo San Carlo, è al centro di una vicenda intrisa di controversie familiari e operazioni societarie misteriose. L’ex patron è stato colpito da ripetuti ictus cerebrali ischemici, che lo hanno reso incapace di prendere decisioni adeguate. Attualmente, sua figlia Susanna guida l’azienda, ma suo fratello Francesco ha lanciato verso di lei accuse gravi di maltrattamenti nei confronti del padre. Nel 2022, l’azienda delle patatine ha registrato un aumento di fatturato del 16,3%, raggiungendo i 323,8 milioni di euro, mentre l’utile netto è cresciuto del 193%.

L’impero San Carlo

Nel mondo del business italiano, poche storie sono più avvincenti e complesse di quella dei Vitaloni e dell’impero delle patatine San Carlo. Dietro le quinte dei risultati di successo relativi al 2022 si cela un dramma familiare che ha catturato l’attenzione dell’opinione pubblica.

Alberto Vitaloni, l’ex presidente ottantottenne di San Carlo, negli ultimi anni, ha subito ripetuti episodi ischemici che hanno lasciato segni indelebili sulla sua capacità decisionale. Secondo il neurologo Giuseppe Lauria Pinter, questi eventi hanno avuto l’effetto di riportare la sua mente a uno stato infantile, equiparandola a quella di un bambino di 5-6 anni.

A gestire il Gruppo dopo le difficoltà fisiche di Alberto Vitaloni è la figlia Susanna, denunciata dal fratello Francesco

Chi comanda alla San Carlo

Oggi, a capo dell’azienda c’è sua figlia Susanna Vitaloni. Tuttavia, la situazione familiare è esplosa in una serie di accuse. Il fratello di Susanna, Francesco, ha presentato una denuncia contro di lei, ipotizzando reati gravi, tra cui violenza privata, circonvenzione di incapace, sequestro di persona e maltrattamenti nei confronti del padre.

E proprio riguardo al padre, Alberto, secondo il figlio Francesco da otto anni non riceverebbe visite mediche e verserebbe in uno stato di “demenza vascolare”.

Le operazioni societarie

Nella versione di Francesco Vitaloni si parla anche di operazioni societarie milionarie, che sembrerebbero andare a vantaggio della sorella Susanna.

Il fratello sostiene di non sapere neanche dove sia attualmente il padre e in quali condizioni versi, né chi lo stia assistendo. Presumibilmente, l’uomo si troverebbe nella casa della figlia, ma l’ingresso gli sarebbe impedito.

I magistrati coinvolti

Oltre ad assumere i connotati di una faida familiare, la vicenda investe anche due magistrati: la dottoressa Rossana Guareschi e il giudice istruttore Giovanni Rollero.

La Procura di Brescia, competente per il territorio, sta lavorando all’esposto denuncia presentato dai due avvocati di Francesco Vitaloni, mettendo sotto la lente d’ingrandimento le azioni di Guareschi e del giudice Rollero.

Le operazioni immobiliari

La situazione si complica ulteriormente quando si considerano le operazioni immobiliari coinvolte. Ad esempio, emerge l’acquisto di due case e due posti auto in via Corridoni, con una spesa di quasi cinque milioni di euro.

E ancora, l’acquisto di una villa con terreni circostanti in provincia di Olbia, del valore di altri due milioni di euro. Incredibilmente, sembrerebbe che Vitaloni abbia comprato e donato la nuda proprietà di queste proprietà a sua figlia Susanna, che non avrebbe pagato nulla.

Il futuro del Gruppo San Carlo

Questa complessa vicenda potrebbe avere un impatto significativo sugli assetti di Unichips Finanziaria, la holding di controllo delle partecipazioni dove Susanna Vitaloni è ora alla guida. E c’è anche un terzo fratello, Michele, che è disabile e del quale si sa poco o nulla.

Francesco sostiene di non sapere nemmeno dove si trovi. Tutto sembra avvolto da un velo di mistero, alimentato dalla possibilità che il personale incaricato di seguirlo abbia siglato accordi di silenzio, soggetti a sanzioni, che impediscono di rivelare la sua ubicazione o condizione.

Fonte foto: ANSA

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