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CRONACA NERA

La famiglia Di Pietro parla dopo l'incidente di Casal Palocco, ma è giallo sui video mancanti dall'auto

La famiglia di Matteo Di Pietro, lo youtuber alla guida del Suv a Casal Palocco, rompe il silenzio sull'incidente

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

A una settimana dall’incidente mortale di Casal Palocco, dove una Lamborghini ha centrato una Smart uccidendo il piccolo Manuel Proietti, è ancora tanto il dolore e altrettanti sono gli interrogativi sul sinistro provocato dagli youtuber The Borderline. E proprio dalla famiglia di Matteo Di Pietro, alla guida del Suv, arrivano parole di rispetto e dolore mentre gli inquirenti stanno proseguendo le indagini che devono fare i conti con il mistero dei video mancanti.

I Di Pietro rompono il silenzio

Dopo le dichiarazioni false degli scorsi giorni, con l’avvocato di Matteo che ha smentito tutto, la famiglia Di Pietro ha affidato ai propri legali parole colme di dolore per quanto avvenuto a Casal Palocco. Un messaggio con cui la famiglia ha voluto fare chiarezza, per rompere momentaneamente il silenzio che avevano deciso di mantenere sulla questione.

“Il nostro silenzio fino ad oggi è dovuto al rispetto per il dolore straziante di una famiglia che ha perso un figlio” hanno detto tramite i propri legali, sottolineando ancora una volta vicinanza e rispetto per la famiglia Proietti.

Le dichiarazioni affidate agli avvocati hanno poi ribadito: “Ci sentiamo profondamente addolorati e distrutti per quanto accaduto. Non ci daremo mai pace”.

Giallo sui video

E intanto prosegue il lavoro degli inquirenti per cercare di far luce sull’esatta dinamica dell’incidente. Dopo aver sentito la mamma di Manuel, al volante e ferita nel sinistro, gli investigatori sono entrati in possesso di immagini, registrate da un autobus, del momento in cui la Lamborghini guidata da Matteo Di Pietro ha travolto la Smart.

Le immagini registrate dal mezzo dell’Atac potrebbero essere molto importanti perché le telecamere interne riescono a inquadrare anche ciò che avviene anche all’esterno dell’autobus.

E a queste si potrebbe aggiungere un video ripreso da un altro bus che si trovava dietro la Smart, a bordo della quale, oltre al piccolo Manuel Proietti, viaggiavano la madre e la sorellina.

E potrebbero anche essere le uniche del sinistro, perché si è persa traccia del video della telecamera fissa a bordo della Lamborghini con cui gli youtuber filmavano le loro “sfide”. La scheda di memoria, infatti, sembra essere sparita.

Ipotesi sul doppio sorpasso

Stando a quel che emerge, l’ipotesi degli investigatori, anche alla luce delle testimonianze raccolte, è che la Lamborghini avesse azzardato un doppio sorpasso a una Mercedes nera e a un bus.

E, come riportato da Il Giornale, la macchina pare stesse andando a folle velocità, almeno 160 km/h, in base ai calcoli tra la distanza percorsa da un punto all’altro del quartiere in pochi secondi.

Ma l’avvocato di Di Pietro ha sempre negato questa possibilità, dichiarando che al massimo l’auto sia arrivata a toccare gli 80 km/h.

Fonte foto: ANSA / Instagram

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