L'ayatollah Khamenei ordina la rappresaglia dell'Iran su Israele: pronto un attacco diretto
L'ayatollah Khamenei ha ordinato un attacco diretto su Israele da parte dell'Iran per rappresaglia contro l'uccisione del capo politico di Hamas
Attacco diretto a Israele. l’Ayatollah Khamenei, Guida Suprema dell’Iran, avrebbe ordinato un’operazione di ritorsione contro Tel Aviv dopo che un attacco missilistico ha ucciso a Teheran il capo politico di Hamas Ismail Haniyeh.
- L'ordine di Khamenei: attacco diretto a Israele
- L'attacco di Israele in Iran e in Libano contro Hamas ed Hezbollah
- Gli omicidi di Israele dopo il 7 ottobre
L’ordine di Khamenei: attacco diretto a Israele
Secondo quanto riporta il quotidiano americano New York Times, l’ayatollah Khamenei, Guida Suprema dell’Iran che detiene buona parte del potere politico nel Paese, avrebbe ordinato un attacco diretto contro Israele.
Il giornale cita funzionari israeliani che sarebbero a conoscenza dell’ordine. L’attacco sarebbe una rappresaglia contro l’uccisione a Teheran del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, da parte di Israele.
Nelle scorse ore sia l’esercito israeliano che i soldati delle basi statunitensi presenti in medio oriente sono stati allertati al livello massimo in previsione proprio di possibili attacchi provenienti dai Paesi alleati dell’Iran o da Teheran stessa.
L’attacco di Israele in Iran e in Libano contro Hamas ed Hezbollah
Nella notte tra il 30 e il 31 luglio l’esercito israeliano ha colpito la residenza a Teheran, capitale dell’Iran, del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh con un attacco missilistico che ha causato la sua morte.
Poche ore prima, con un’operazione del tutto simile, l’esercito israeliano aveva fatto esplodere un edificio a Beirut, capitale del Libano, uccidendo un importante dirigente del gruppo armato Hezbollah, attivo nel sud del Paese.
Entrambi gli omicidi mirati sono avvenuti a poche ore dall’attacco di Hezbollah che ha ucciso 12 ragazzi di etnia drusa, tutti di età compresa tra i 10 e i 16 anni, nella città Majdal Shams, sulle alture del Golan.
Gli omicidi di Israele dopo il 7 ottobre
Israele non è nuovo a reagire ad attacchi, militari o terroristici, nei propri confronti con omicidi mirati operati nei confronti dei capi delle organizzazioni ritenute responsabili. Qualcosa di simile accadde dopo il massacro delle Olimpiadi di Monaco del 1972, quando i servizi segreti israeliani uccisero decine di persone ritenute legate a Settembre Nero.
Anche dopo il 7 ottobre Israele, oltre all’invasione della Striscia di Gaza, ha portato avanti una campagna di omicidi mirati per colpire le persone ritenute responsabili, diretti o indiretti, degli attacchi in territorio israeliano.
Israele ha ucciso, con un bombardamento a Gaza, Marwan Issa vicecomandante della Brigate Ezzedin al-Qassam, il braccio armato di Hamas. Ha anche colpito Mohammad Reza Zahedi, generale delle Guardie rivoluzionarie iraniane, bombardando l’edificio in cui si trovava in Siria.