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POLITICA ESTERA

Joe Biden contro Vladimir Putin senza mezze misure, il presidente Usa dà del "macellaio" a quello della Russia

Il presidente Usa Joe Biden torna a definire un "macellaio" il leader russo Vladimir Putin

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Il presidente statunitense Joe Biden torna ad attaccare senza mezze misure il leader russo Vladimir Putin, definendolo un “macellaio“. Lo ha fatto durante un comizio nella Carolina del Nord, dopo che aveva già dato del “macellaio” a Putin nel marzo 2022.

Joe Biden dà del “macellaio” a Vladimir Putin

Il presidente Usa Joe Biden ha dato del “macellaio” a Vladimir Putin durante un evento elettorale tenuto martedì 26 marzo nella Carolina del Nord.

Parlando della sua proposta di aumentare le tasse per i più ricchi, Biden ha affermato che i 400 miliardi di dollari in entrate aggiuntive potrebbero essere usati per “ridurre drasticamente il deficit federale…Potremmo fare tantissime cose…incluso assicurarci finalmente di proteggere l’Ucraina da quel macellaio di Putin“.

Il 26 marzo del 2022 il presidente statunitense aveva già dato del “macellaio” a Putin durante un incontro con i rifugiati ucraini a Varsavia.

Il rischio di escalation militare

Parole che arrivano in un momento di particolare tensione, dopo le recenti accuse lanciate dal Cremlino contro Ucraina e Usa per il loro presunto coinvolgimento nell’attentato dell’Isis a Mosca.

Accuse peraltro che sono state smentite indirettamente dalla Bielorussia dell’alleato di Putin Aleksandr Lukashenko, che ha rivelato come i terroristi dell’Isis in fuga da Mosca stessero cercando di scappare nel suo Paese e non verso il confine ucraino.

Secondo quanto riporta Repubblica, negli ambienti Nato cresce il timore che Putin possa alzare la posta e preparare nuove aggressioni verso altri Paesi ex sovietici dopo quella all’Ucraina.

I primi bersagli nella visione imperialista di Putin sarebbero i Paesi baltici e l’Estonia in particolare, per via della significativa presenza di cittadini di origini russe. Fatto che darebbe a Mosca il pretesto per attaccare, come visto nel Donbass e prima ancora in Georgia.

Trattandosi di membri della Nato, Stati Uniti e Paesi europei sarebbero chiamati a intervenire in loro difesa, correndo il rischio di scatenare la Terza guerra mondiale.

Putin forse scommette sul fatto che la Nato alla fine non avrebbe il coraggio di arrivare a tanto, o forse spera nella vittoria di Donald Trump alle prossime elezioni presidenziali.

Pentagono: Usa pronti a difendere i Paesi Nato

Intanto il Pentagono torna a dire che gli Stati Uniti sono pronti a difendere i Paesi Nato, come previsto dagli accordi dell’Alleanza atlantica.

Difenderemo ogni centimetro della Nato. Se un alleato della Nato dovesse essere attaccato, certamente non vorremmo che ciò accadesse, ma difenderemo ogni centimetro della Nato”, ha detto la vice portavoce del Pentagono, Sabrina Singh, commentando le affermazioni della Polonia sulla possibilità di abbattere i missili russi diretti verso il territorio Nato.

Il viceministro degli Esteri polacco, Andrzej Szejna, ha infatti dichiarato che si sta valutando la possibilità di abbattere i missili che volano verso il territorio della Nato.

Domenica scorsa uno dei missili da crociera lanciati dalla Russia contro l’Ucraina aveva violato brevemente lo spazio aereo polacco.

Fonte foto: ANSA

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