Vladimir Putin parla di terza guerra mondiale dopo aver vinto le elezioni in Russia: "Siamo a un passo"
Nel primo discorso dopo le elezioni, il presidente della Russia Vladimir Putin ha minacciato la NATO, definendo “a un passo” una terza guerra mondiale
Si sono concluse con una scontata e prevista vittoria di Vladimir Putin le ultime elezioni presidenziali in Russia. Nel suo primo discorso dopo l’elezione, Putin ha minacciato la NATO, avvertendo che uno scontro diretto tra le due forze porterebbe il mondo “a un passo da una terza guerra mondiale su vasta scala”.
- Il discorso di Vladimir Putin dopo le elezioni in Russia
- Il rischio di una terza guerra mondiale
- Le parole su Navalny
Il discorso di Vladimir Putin dopo le elezioni in Russia
Le elezioni presidenziali in Russia si sono concluse con il più scontato dei risultati, dato che Vladimir Putin non ha avuto nessuna opposizione credibile durante la sua corsa al quinto mandato da presidente della Federazione.
In questa tornata elettorale, Putin ha difatti ottenuto il suo miglior risultato di sempre, con quasi il 90% delle preferenze. Per far capire la portata reale del peso politico degli altri candidati, il secondo con più voti, il candidato del Partito Comunista della Federazione Russa, Nikolai Kharitonov, si è fermato al 4,32%.
Un momento dello scrutinio delle elezioni in Russia: nel suo primo discorso in seguito alla vittoria, Vladimir Putin ha detto che l’Occidente è “a un passo da una terza guerra mondiale”
Nel suo primo discorso post-elettorale, Putin si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, rispondendo alle recenti affermazioni di Macron sul possibile invio di truppe in Russia e minacciando i Paesi della NATO.
Il rischio di una terza guerra mondiale
Le sue prime parole come “nuovo” presidente russo sono stato un monito per l’Occidente e l’alleanza militare NATO guidata dagli Stati Uniti, che ha detto senza mezzi termini che uno scontro diretto tra queste forze e la Russia potrebbe portare solo a un nuovo conflitto mondiale.
“Credo che tutto sia possibile nel mondo moderno e, come ho già chiarito precedentemente, è chiaro a tutti che questo ci porterà ad un passo da una terza guerra mondiale su vasta scala. E penso che quasi nessuno sia interessato a questo”.
Putin ha inoltre affermato che i soldati russi avevano già riconosciuto il personale militare della NATO presente in Ucraina: “Non escludo che saremo costretti, prima o poi, a creare una zona cuscinetto fuori dal territorio ucraino per difendere il territorio russo”. Parole che sembrano anche una risposta alle recenti affermazioni del presidente francese Emmanuel Macron, che in un’intervista recente ha paventato la possibilità di inviare delle truppe militari in Russia.
Le parole su Navalny
Durante il suo discorso, Putin ha anche nominato Alexei Navalny, il leader dell’opposizione morto in una colonia penale russa il 16 febbraio. Secondo il presidente Navalny è morto inaspettatamente, confermando poi di aver accettato lo scambio di prigionieri con gli Stati Uniti previsto per il giorno dopo.
Proprio la morte di Navalny, con le successive dichiarazioni della vedova, Yulia Navalnaya, avevano portato a credere che una sorta di opposizione al regime di Putin fosse possibile. Ma i video e le notizie circolate sui social durante le votazioni hanno fin da subito fatto ricredere tutti sui risultati del voto.
I leader dell’Occidente non hanno difatti riconosciuto il risultato. Secondo la Casa Bianca le elezioni “ovviamente non sono state libere né giuste”, mentre per il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskyj, Putin è diventato “dipendente dal potere”.