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Cicchitto e la battuta di caccia di Berlusconi e Putin: lo Zar strappò il cuore a un capriolo e Silvio vomitò

Fabrizio Cicchitto ha rivelato un aneddoto su una battuta di caccia che ha visto protagonisti Silvio Berlusconi e Vladimir Putin: cosa è successo

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Da un’intervista di Fabrizio Cicchitto è emerso un nuovo retroscena sul rapporto tra Silvio Berlusconi e Vladimir Putin, che risale a una vacanza trascorsa tra i due insieme in una dacia, durante la quale i due hanno preso parte a una battuta di caccia.

La vacanza tra Putin e Berlusconi

Fabrizio Cicchitto ha rivelato al ‘Corriere della Sera’ che Silvio Berlusconi in persona raccontò a lui, all’epoca capogruppo alla Camera dei Deputati, e a Paolo Bonaiuti (portavoce del “Cavaliere”) quanto accaduto durante la vacanza in compagnia di Vladimir Putin.

Appena rientrato in Italia, Berlusconi esordì così nel suo discorso con Cicchitto e Bonaiuti: “Vladimir mi ha mostrato di sé un’indole violenta che non immaginavo in un uomo così gentile e razionale”.

Fabrizio CicchittoFonte foto: ANSA

Fabrizio Cicchitto.

La battuta di caccia di Berlusconi e Putin

Nel raccontare l’aneddoto al ‘Corriere della Sera’, Fabrizio Cicchitto ha lasciato idealmente la parola a Silvio Berlusconi, che così ha raccontato la battuta di caccia con Putin:

“Putin mi ha detto: ‘Silvio, andiamo a caccia’. Ho pensato: ‘A caccia? Non ho mai toccato un fucile’. Ma lui insisteva e allora l’ho accompagnato. Quando siamo arrivati nel bosco mi ha dato un fucile. Mi è venuta l’ansia. Mentre camminavamo nella neve, ha visto due caprioli e mi ha fatto cenno di mirarne uno: ‘Quello è il tuo. Spara’. Gli ho fatto capire che manco morto avrei sparato. Allora ha sparato lui a entrambi e li ha uccisi. Mi ha guardato soddisfatto: ‘Oggi ti offrirò un cibo straordinario’. È sceso giù dal pendio per andare verso gli animali, impugnando un coltello. Ha squartato una bestia e gli ha estratto il cuore. Poi si è fatto consegnare da un uomo della scorta un vassoio di legno, me lo ha dato e ci ha messo sopra quel pezzo di carne sanguinante: ‘Sarà un pasto eccezionale‘. Mi è venuto un colpo. Mi sono nascosto dietro un albero e ho vomitato“.

Il silenzio dopo il racconto, ha ricordato Cicchittò, durò per alcuni, interminabili secondi. Finché Silvio Berlusconi chiosò: “Forse è solo l’abitudine di un cacciatore”.

Il rapporto tra Berlusconi e Putin secondo Cicchitto

Lo stesso Cicchitto ha descritto così, dalla sua prospettiva, il rapporto tra Silvio Berlusconi e Vladimir Putin: “Si ammiravano vicendevolmente e il loro era un rapporto assolutamente paritario. Putin considerava geniale questo imprenditore italiano che controllava le tv ed era riuscito a sfondare in politica. Berlusconi lo riteneva un pragmatico, capace di gestire un Paese come la Russia e con cui si potevano fare tante cose insieme: dagli affari alle donne. Silvio aveva l’ambizione di portarlo nell’Occidente e nella Nato. ‘Passerò alla storia’, diceva. Pensava di vincere e invece venne fregato da Putin“.

Cicchitto ha poi spiegato il senso delle sue parole: “Putin voleva rientrare nel grande gioco. E utilizzava Berlusconi e i suoi rapporti con gli americani per tornare nel salotto buono dal quale la Russia era uscita dopo la fine dell’Unione Sovietica”.

Berlusconi e Putin Fonte foto: ANSA
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