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Il presidente del Senato La Russa contro la Juventus: "Non vado a Torino da quando rubò lo Scudetto all'Inter"

Il Presidente del Senato La Russa ha dichiarato di non essere più andato a Torino dopo l'episodio in Juventus-Inter del 1998: cosa ha detto

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Il Presidente del Senato Ignazio La Russa si è lasciato andare ad un commento da tifoso nel corso di un evento a Milano avvenuto nella giornata di oggi, il day after lo scontro di cartello tra Juventus e Inter terminato in parità. La seconda carica dello Stato ha rivangato il rigore negato a Ronaldo.

Cosa ha detto Ignazio La Russa su Juventus-Inter

Presente all’evento Italia Direzione Nord di Milano, al noto tifoso dell’Inter Ignazio La Russa è stato chiesto se fosse andato a Torino nella serata di ieri, domenica 26 novembre 2023, per assistere al match tra la prima e la seconda della Serie A.

Non vado a Torino da quando ci hanno rubato lo scudetto, con il rigore negato a Ronaldo” ha dichiarato, aggiungendo che quella è stata “Una cosa che solo la Juve di allora poteva fare”. Una frecciatina alla società bianconera che riaccende una polemica vecchia di venticinque anni.

In seguito, ha commentato comunque la partita di ieri, finita in pareggio dopo i gol di Dusan Vlahovic e Lautaro Martinez. Per il Presidente del Senato, le due squadre sono state “troppo timorose, soprattutto nel secondo tempo. Mi sarebbe piaciuto un po’ di più di coraggio da parte delle due compagini”.

A far discutere è inoltre l’ultima battuta detta durante l’evento di Milano. La Russa ha scherzato dicendo che avrebbe rinunciato volentieri al suo attuale in carico per poter fare il ministro dello Sport e “andare contro la Juve“.

A cosa si riferisce quando parla del rigore negato a Ronaldo

Bisogna tornare indietro al 26 aprile del 1998 per capire a cosa si riferisca Ignazio La Russa con le sue battute. In quella stagione quasi al termine, Juventus e Inter si affrontarono a Torino nel girone di ritorno: vinsero i bianconeri con un gol di Alessandro Del Piero, ma tra infinite polemiche.

Le proteste dei calciatori dell’Inter in quella storia e controversa partita del 1998

L’inter protestò a gran voce per un rigore negato dopo un fallo in area del difensore Iuliano su Ronaldo il Fenomeno, evento che finì col condizionare la partita e l’esito di quello scudetto. Lo stesso Ronaldo ne ha parlato con lo stesso Del Piero in una diretta Instagram di tre anni fa, assolvendo la squadra dai fatti di Calciopoli.

Tuttavia, aveva aggiunto: “Noi in quel periodo giocavamo partite bellissime e senza dubbio la Juve non aveva bisogno di certi aiuti per vincere. Ricordo che in quel periodo c’era un clima tesissimo, come una Guerra Fredda”. Del Piero in quell’occasione ha replicato: “Era una situazione strana. Anni particolari. Non avevamo bisogno di nessun aiuto, poi capitano alcuni episodi che macchiano una stagione intera. C’era tensione, arrivava da tutte le parti”.

Le polemiche contro La Russa per la sua fede interista

Non è la prima volta che la passione e fede calcistica del Presidente del Senato Ignazio La Russa ha la meglio sul ruolo istituzionale, così come d’altronde è capitato varie volte nel corso degli anni a Silvio Berlusconi, ex premier e presidente del Milan.

In occasione della finale di Champions League dello scorso maggio, giocata e persa dall’Inter contro il Manchester City, è emerso che  che proprio La Russa avesse “lavorato intensamente per ottenere le migliori condizioni” per i membri dell‘Inter Club Parlamento. Volo a 1.090 e biglietto da 180 euro, nello specifico.

I tifosi si erano particolarmente risentiti, visto che da pochi giorni avevano già pubblicato un duro comunicato contro la società per chiedere più biglietti a disposizione. I parlamentari, tuttavia, hanno ribattuto di non aver avuto alcun favoritismo nella vicenda e che quelle condizioni erano state garantite a tutti i circoli dell’inter in Italia.

Fonte foto: ANSA

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