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Il premier dell'Albania Edi Rama scarica Meloni sui migranti? "Ci vorrebbe D'Alema", il giallo dell'intervista

Il premier dell'Albania Edi Rama al centro di un piccolo giallo: in un'intervista avrebbe dubitato del funzionamento del centro migranti voluto da Meloni e avrebbe invocato l'intervento di D'Alema. Ma lui smentisce tutto

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

“Ci vorrebbe D’Alema“. Il premier dell’Albania, Edi Rama, e alcune dichiarazioni sul centro migranti che il governo Meloni ha deciso di costruire dall’altra parte dell’Adriatico finiscono al centro di un piccolo giallo. Tutto nasce da un’intervista alla quale è seguita una smentita a strettissimo giro, con un carico di puntualizzazioni.

L’intervista di Edi Rama

La Repubblica ha dato spazio a dichiarazioni di Edi Rama fortemente critiche sull’iniziativa voluta da Giorgia Meloni e accolta dal governo albanese, la costruzione di un centro migranti fuori dall’Italia.

I lavori del centro andrebbero a rilento, mentre invece Tirana è un tripudio di cantieri in cui i palazzi vengono costruiti a ritmi serrati. Secondo quanto riportato dal quotidiano, su questo punto Edi Rama avrebbe messo le mani avanti:

Quella roba lì è solo italiana. L’Albania ha dato disponibilità e terreni, ma nulla di più.

Ma poi arriva il carico:

Il centro comunque in qualche mese sarà pronto, quello è niente. Ma il problema sarà farlo funzionare. E sarà molto difficile per le procedure: come fai a far ruotare 3.000 persone in 28 giorni con la burocrazia italiana e con le regole europee?

Il quotidiano riporta dunque un’interpretazione dell’intervistatore secondo il quale Rama prevede “ricorsi” e “battaglie politiche”.

“Ci vorrebbe D’Alema”

L’intervista si sposta poi sul piano Mattei per l’Africa, volano di sviluppo che indirettamente dovrebbe servire da contrasto all’immigrazione clandestina. Anche su questo punto, secondo Repubblica, Edi Rama avrebbe espresso posizioni estremamente critiche:

Anche questo piano Mattei… coma fai a portarlo avanti? Sì, puoi fare accordi, aprire centri in Tunisia o in Libia. Ma sai quanto soldi ci sono in ballo sul traffico dei migranti su quelle coste? Ed è tutto gestito molto in alto. […] Lo sai chi ci vorrebbe? D’Alema ci vorrebbe!

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Edi Rama a questo punto avrebbe ricordato i fatti della baia di Valona, che nel 1998 era nelle mani degli scafisti.

Poi arrivò Massimo, misero un radar sull’isola di Saseno, nel canale d’Otranto, aprirono canali di immigrazione agevolata, e poco a poco finì tutto: oggi ci sono mezzo milione di albanesi in Italia.

La smentita di Edi Rama

Qualche ora dopo il premier albanese ha smentito su X di aver concesso un’intervista a La Repubblica, ammettendo però di aver preso un caffè con “cari amici venuti dall’Italia a Tirana”. E ancora:

Mai avrei immaginato che sarei finito ancora una volta nella palude della battaglia politica italiana, virgolettato con parole che non ho mai detto, tipo “sarà un flop” “ci vorrebbe D’Alema” sotto il titolo “Rama scarica la Meloni” nel quale non mi riconosco per niente.

Si tratta della seconda frizione nel giro di poche settimane fra il premier albanese e una testata italiana: ad aprile Edi Rama aveva attaccato Report per una puntata sull’accordo Italia-Albania.

Fonte foto: ANSA / IPA

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