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CRONACA NERA

Il Movimento italiano genitori chiede l'immediata chiusura dei canali social degli youtuber di The Borderline

L'incidente di Casal Palocco che ha causato la morte del piccolo Manuel ha smosso il Moige: l'associazione punta il dito contro i The Borderline

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

L’incidente di Casal Palocco, costato la vita ad un bambino di 5 anni, continua a suscitare profonda indignazione soprattutto per il contesto nel quale è avvenuto: sotto indagine c’è un gruppo di youtuber che stava girando un video. Proprio contro i loro canali social si scaglia ora il Movimento italiano genitori.

Duro comunicato del Moige: “Comportamenti irresponsabili”

A farsi avanti è proprio il Moige, associazione di promozione sociale impegnata in ambito sociale ed educativo con particolare attenzione verso la protezione dei minori e per la tutela dei diritti dei genitori.

Tramite un comunicato stampa, hanno puntato il dito contro il gruppo The Borderline, composto dai giovani ragazzi che si trovavano a bordo della Lamborghini che si è schiantata contro la Smart mercoledì 14 maggio, provocando la morte del piccolo Manuel.

Tanti doni, pensieri e messaggi vicino al luogo dell’incidente dove è morto Manuel Proietti

“In pochi minuti sono state distrutte le vite di molte famiglie, quella coinvolta nell’incidente, che piange una perdita gravissima ed un dolore inimmaginabile, ma anche quelle dei ragazzi a bordo dell’auto, che pensavano di fare una bravata, un video divertente, che avrebbe portato molti follower ai loro canali” ha dichiarato Antonio Affinita, direttore generale del Moige.

Chiesta la chiusura immediata dei canali social degli youtuber

L’associazione ha comunicato di aver presentato una richiesta formale per “Chiudere immediatamente i canali di TheBorderline da tutti i social, e non limitarsi a renderli privati”. I ragazzi, è emerso dalle prime ricostruzioni, si stavano filmando per una challenge che prevedeva di guidare un’auto di alta cilindrata per 50 ore consecutive.

Per il Moige, “c’è bisogno di una maggiore e migliore educazione civica e stradale, a partire dalle scuole di ogni ordine e grado”. C’è un altro elemento che non va ignorato, secondo loro: “Ancora una volta, dai social parte una challange mortale, una sfida a fare cose pericolose e che costano vite umane”.

Contenuti definiti pericolosi, che spingono all’emulazione e che attraverso i social ottengono una “rischiosa cassa di risonanza”. Per questo, aggiunge la nota, “con il nostro Osservatorio Media ogni anno redigiamo ‘Un anno di zapping e di streaming’, una guida ai contenuti mediatici. Non un modo per demonizzare i social o altri mezzi di comunicazione, ma per premiare chi veicola valori etici e sani principi”.

Le indagini sull’incidente di Casal Palocco e la morte di Manuel

In attesa di capire se le autorità preposte rimuoveranno dalla rete i profili social dei The Borderline, proseguono le indagini per far luce sulla vicenda. Al momento risulta indagato per omicidio stradale solo Matteo Di Pietro, leader del gruppo la cui casa è stata perquisita nelle ultime ore dai carabinieri.

Sospesa per ora la posizione degli altri youtuber in macchina con lui, ma sono in corso analisi sui loro telefoni. Secondo la loro versione, l’auto guidata dalla mamma di Manuel avrebbe fatto una manovra azzardata, diversa quella dei testimoni.

Uno di loro, il dirigente dell’asilo nido molto vicino al punto dello schianto mortale, ha inoltre riferito di aver sentito i genitori degli youtuber rassicurare i figli, definendo quanto accaduto “una bravata” e sostenendo che si sarebbe risolto tutto.

 

Fonte foto: ANSA / Instagram

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