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CRONACA NERA

Il giorno della scomparsa di Kata le telecamere hanno registrato un urlo: le immagini mostrate da Quarto Grado

Due suoni registrati nel pomeriggio della scomparsa della bambina dall'ex hotel Astor potrebbero fornire nuovi dettagli utili agli inquirenti

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Giulia D'Aleo

GIORNALISTA

Scrive su importanti quotidiani nazionali, si occupa di attualità con una particolare attenzione rivolta a temi sociali, diritti, marginalità.

Emergono altri elementi che potrebbero essere utili a risolvere il mistero della scomparsa di Kata. Nel corso della puntata di venerdì 23 giugno di “Quarto Grado – Le storie” dedicata alla bambina peruviana, le immagini delle telecamere di sorveglianza, mostrate in esclusiva, hanno rivelato un suono che potrebbe essere riconducibile a un urlo.

Le immagini in trasmissione

La trasmissione di Rete 4, “Quarto Grado – Le storie”, ha proposto in esclusiva le immagini della telecamera di sorveglianza situata in una pizzeria nei pressi dell’ex hotel Astor.

Lo scorso 10 giugno, dall’ex hotel occupato a Firenze è scomparsa Kata, bambina di nazionalità peruviana.

Altro sopralluogo all’ex hotel Astor dove la bambina viveva insieme alla madre

Le immagini immortalano la zona esterna del locale, situato all’incrocio tra via Monteverdi e via Veracini, a tre minuti a piedi dall’ex Hotel Astor.

Non inquadrano, quindi, direttamente l’hotel, ma hanno registrato dei suoni che potrebbero rivelarsi utili alle indagini.

I suoni registrati

Si tratta di rumori di sottofondo, ma su due di questi in particolare la trasmissione si è soffermata a lungo.

Entrambi sono stati registrati alle 17.20 del pomeriggio della scomparsa. Il primo potrebbe essere riconducibile all’urlo di una voce infantile, mentre il secondo somiglia alla chiusura dello sportello di un veicolo.

L’inviato sul posto parla de: “l’urlo di una bambina, o di un bambino, immediatamente seguito dallo sbattere di uno sportello di un’auto”.

Se dovessero essere ricondotti alla scomparsa della bambina, i due suoni potrebbero avvalorare la tesi di un rapimento.

In un altro video girato nelle stanze dell’ex hotel, si udiva una voce che inizialmente era stata erroneamente attribuita a Kata. L’ipotesi è stata, però, smentita dai suoi genitori. 

La madre della bambina, Kathrina Alvarez, alle telecamere della trasmissione aveva chiesto: “Chi sa qualcosa parli, fatemi sapere che è ancora viva”.

“È impossibile che si sia persa da sola, qualcuno l’ha presa e l’ha portata via – aveva ribadito. – Ho detto ai carabinieri chi può essere stato. Solo Dio sa quello che sento, mettete una mano sul cuore e liberatela”.

Cosa mostrano i video

All’orario corrispondente ai suoni presi in analisi, non viene immortalato alcun passante, se non dopo alcuni secondi.

A un certo punto, si vede una vettura bianca percorrere il viale, che non arriva, però, dal fondo della via. L’ipotesi è che possa essere uscita da un parcheggio nelle vicinanze.

Il pizzaiolo del locale, intervistato, ha detto che: “Bisognerebbe controllare le macchine che sono passate in quei minuti, che non saranno tantissime”.

Nel frattempo, la procura di Firenze ha deciso di acquisire tutte le telecamere della città per sottoporle a un massiccio esame delle immagini.

Si tratterebbe di circa 1.500 telecamere pubbliche puntate sulle strade, che porterebbero gli investigatori ad avere numerose immagini sulle giornate del 10 e 11 giugno.

Fonte foto: ANSA

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