Il giallo del 54enne siciliano morto alle Bahamas dopo un malore. L'autopsia: segatura al posto degli organi
L'autopsia condotta in Sicilia ha rivelato che il cadavere mancava degli organi interni. Al loro posto è stata trovata segatura e fogli di giornale
Un mistero sul quale si attende chiarezza. È quello che riguarda un 54enne siciliano morto a ottobre 2023 nelle Bahamas dopo essere stato ricoverato in ospedale a seguito di una malore che lo avrebbe colpito mentre si trovava sulla nave in cui lavorava. L’autopsia condotta sul corpo ha svelato che il cadavere era privo di organi interni. Da qui, il giallo sulla morte del falegname.
- Il cadavere riportato in Sicilia dopo l'esposto della famiglia
- L'autopsia: nel corpo mancavano gli organi interni
- La denuncia della famiglia: "Vogliamo sapere se sia morto di lavoro"
Il cadavere riportato in Sicilia dopo l’esposto della famiglia
Come anticipato, la morte del 54enne Alfio Torrisi risale a ottobre 2023. L’uomo, originario di Giarre (in provincia di Catania) era deceduto in un ospedale delle Bahamas in cui era stato ricoverato.
Come riporta il ‘Corriere della Sera‘, infatti, Torrisi si era sentito male sulla nave ‘Paradise’ della Carnival Cruises line dove lavorava per la Techni teak di Riposto.
Il corpo dell’uomo ha fatto rientra in Sicilia dopo un esposto della famiglia che avrebbe consentito di fare in modo che sul cadavere venisse eseguita l’autopsia in Italia. I risultati degli esami condotti, tuttavia, sarebbero stati raccapriccianti.
L’autopsia: nel corpo mancavano gli organi interni
Stando a quanto emerso, gli accertamenti del medico legale avrebbero portato a constatare che il cadavere dell’uomo era privo di organi interni. Al loro posto, infatti, c’era della segatura e alcuni fogli di giornale.
Da qui – spiega ‘Il Corriere della Sera‘ – l’esito dell’autopsia viene consegnato alla Procura di Catania che attiva una rogatoria internazionale con l’intento di chiarire cosa sia successo al 54enne durante o dopo la prima autopsia condotta alle Bahamas.
Per la rogatoria, precisa il quotidiano, diventa indispensabile recuperare i risultati del primo accertamento condotto sul corpo dell’uomo nell’ospedale in cui è stato ricoverato dopo il malore.
La denuncia della famiglia: “Vogliamo sapere se sia morto di lavoro”
Alcuni dubbi sulla vicenda erano già emersi all’indomani della morte di Alfio Torrisi. Il quotidiano ‘La Sicilia‘, infatti, aveva dato notizia dell’esposto fatto dalla moglie dell’uomo in cui la famiglia denunciava le condizioni di lavoro dell’uomo.
Si faceva riferimento a turni all’aperto, fino a 16 ore e senza pause. Tutto questo in una località che a ottobre registra tassi di umidità ancora molto elevati.
Nell’esposto, inoltre, venivano sollevati dubbi anche sull’efficienza dei soccorsi. L’ambulanza, infatti, sarebbe intervenuto dopo circa tre ore dal malore dell’uomo.
“Vogliamo sapere se sia morto di lavoro e che fine abbiano fatto i suoi organi“, ha fatto sapere la sorella Rosaria Torrisi al ‘Corriere della Sera‘. Il giornale, infine, precisa che la società per cui lavorava il 54enne non ha rilasciato alcune dichiarazione visto che non ha ancora avuto accesso agli atti.