Il deputato FdI Emanuele Pozzolo indagato per lesioni colpose dalla Procura di Biella: come si è difeso
La Procura di Biella ha iscritto nel registro degli indagati il deputato FdI Emanuele Pozzolo per lesioni colpose
Il deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo è indagato per lesioni colpose dalla Procura di Biella per il caso dello sparo che la notte di Capodanno ha ferito il genero di un uomo della scorta del sottosegretario Andrea Delmastro. Si tratta di un atto dovuto per poter compiere tutte le indagini del caso, dal momento che la pistola da cui è partito il colpo è del parlamentare FdI.
- Il deputato FdI Emanuele Pozzolo indagato per lesioni aggravate
- Come si è difeso Pozzolo
- La testimonianza
- Revoca del porto d'armi per Pozzolo
Il deputato FdI Emanuele Pozzolo indagato per lesioni aggravate
Secondo quanto riporta Ansa, la Procura di Biella ha inscritto nel registro degli indagati il deputato FdI Emanuele Pozzolo per le ipotesi di reato di lesioni colpose, accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi.
Pozzolo è l’unico indagato nel fascicolo aperto sul colpo di pistola che nella notte di Capodanno ha ferito il genero di un uomo della scorta del sottosegretario Andrea Delmastro durante la festa nei locali della Pro loco a Rosazza.
Si tratta di un atto dovuto per poter compiere tutte le indagini del caso, scattato con il sequestro della pistola di Pozzolo.
Come si è difeso Pozzolo
Secondo quanto emerso, il deputato Emanuele Pozzolo si è sottoposto allo stub, il test per rilevare tracce di polvere da sparo, la mattina del primo gennaio, ovvero sei ore dopo lo sparo partito dalla sua pistola che ha ferito il genero di un uomo della scorta di Delmastro.
Il test è stato effettuato sia sulle mani che sugli indumenti del parlamentare. I campioni prelevati verranno inviati al Ris di Parma per gli esami, come anche la pistola sequestrata subito dopo i fatti dai carabinieri intervenuti sul posto.
Pozzolo, che ha dichiarato di non essere stato lui a sparare, si sarebbe invece rifiutato di consegnare gli abiti indossati quella notte.
Il deputato di Fratelli d’Italia si è appellato all’immunità parlamentare, ma secondo quanto riferito dalla Procura di Biella l’immunità non doveva essere eccepita perché non era stato chiesto al deputato di sottoporsi a perquisizione personale o domiciliare.
La testimonianza
La dinamica di quanto accaduto alla festa di Capodanno a Rosazza è ancora tutta da chiarire, anche perché Pozzolo sostiene di non essere stato lui ad usare la pistola.
Intanto Ansa riporta la testimonianza di una persona presente alla festa di Capodanno alla Pro Loco di Rosazza che è già stata sentita dai carabinieri.
Stando al racconto del testimone, Pozzolo era “molto allegro e stava mostrando la pistola tenendola nel palmo della mano”.
“La pistola era molto piccola e stava tutta nel palmo della mano. Sembrava quasi un accendino” spiega il testimone. Lo sparo, ha raccontato, “si è sentito all’improvviso e non abbiamo avuto nemmeno il tempo di chiedere di riporre l’arma, visto peraltro che c’erano anche dei bambini”.
A intervenire subito dopo lo sparo sono stati due agenti della scorta di Delmastro, non presente in quei momenti alla festa, che hanno prestato i primi soccorsi al ferito, un elettricista di 31 anni, e hanno messo la pistola in sicurezza.
Revoca del porto d’armi per Pozzolo
Intanto secondo quanto riporta Ansa, la Prefettura di Biella procederà con la revoca del porto d’armi per la difesa personale rilasciato al deputato Emanuele Pozzolo.
La decisione arriva dopo che dalla mini pistola del parlamentare è partito il colpo che ha ferito il genero di un uomo della scorta del sottosegretario Delmastro.
La decisione della revoca viene presa dalla Prefettura di Biella, dal momento che il deputato vercellese risulta avere preso di recente la residenza a Campiglia Cervo, nel Biellese.