Francesca Fagnani minacciata dalla criminalità organizzata, le sue parole dopo l'attivazione della vigilanza
Francesca Fagnani minacciata dalla criminalità organizzata, le sue parole dopo l'attivazione della vigilanza: "Sono serena", scrive in un post su X
La giornalista Francesca Fagnani interviene pubblicamente dopo la notizia delle minacce da parte della criminalità organizzata di Roma in seguito alla pubblicazione del suo ultimo libro “Mala – Roma Criminale”, che hanno portato la Prefettura della Capitale ad attivare di un servizio di vigilanza per garantire la sua sicurezza. L’autrice, in un post social, si dice “serena” e ringrazia chi ha espresso vicinanza dopo la vicenda.
- Le parole di Francesca Fagnani dopo l'attivazione del servizio di vigilanza
- Le minacce a Fagnani per il libro "Mala - Roma Criminale"
- L'attivazione del servizio di vigilanza dalla Prefettura di Roma
Le parole di Francesca Fagnani dopo l’attivazione del servizio di vigilanza
Francesca Fagnani, giornalista e autrice del libro “Mala – Roma Criminale”, è intervenuta pubblicamente dopo le minacce della criminalità organizzata e l’attivazione del servizio di vigilanza da parte della Prefettura.
“Ringrazio tutti per i messaggi e per l’interessamento”, ha scritto Fagnani in un post pubblicato sul proprio profilo X nella serata di ieri, giovedì 30 maggio. “Sono serena”.
Il post ha visto la risposta di numerosi colleghi e personaggi noti. “Un abbraccio!”, ha scritto l’attivista Marco Bentivogli, con la collega giornalista Gaia Tortora che scherza: “No! Serena non si dice!”.
Le minacce a Fagnani per il libro “Mala – Roma Criminale”
Dopo la pubblicazione del libro “Mala – Roma Criminale”, che descrive le attività illecite della criminalità organizzata di Roma, la giornalista Francesca Fagnani ha iniziato a ricevere minacce di morte.
Nel libro, Fagnani mette in luce la struttura e le operazioni della malavita romana facendo nomi e cognomi, tra cui quello di Michele Senese, noto come ‘o Pazzo, considerato il re del narcotraffico a Roma da decenni.
La pubblicazione ha irritato i vertici del crimine organizzato, impegnatisi nel mandare alla giornalista una serie di minacce che hanno richiesto l’intervento delle autorità.
L’attivazione del servizio di vigilanza dalla Prefettura di Roma
In seguito alle minacce, la Prefettura di Roma ha deciso di attivare un servizio di vigilanza per proteggere la giornalista Francesca Fagnani, conduttrice del programma “Belve”.
Tra le misure di sicurezza previste dal servizio vi è l’aumento della sorveglianza nei pressi della sua abitazione e dei luoghi abitualmente frequentati.
“Se un libro, un lavoro giornalistico fanno innervosire la criminalità, vuol dire che quel testo e quel giornalista, hanno visto giusto”, afferma il sindacato Unirai Liberi giornalisti Rai.
“Per questo esprimiamo convinta vicinanza alla giornalista Francesca Fagnani, a cui è stata assegnata una vigilanza stretta dalle autorità”, continua. “I cronisti non possono essere minacciati. La libertà di espressione deve vincere su tutto”.