Filippo Turetta in carcere in Italia: sbarco all'aeroporto di Venezia, poi il trasferimento a Verona
Filippo Turetta è atterrato nella mattinata di sabato 25 novembre all'aeroporto di Venezia. Il ragazzo sarà sorvegliato in carcere 24 ore su 24 per evitare casi di autolesionismo
Filippo Turetta, l’assassino di Giulia Cecchettin, ha lasciato il carcere tedesco di Halle in cui era trattenuto e con un aereo militare decollato dall’aeroporto di Francoforte ed è atterrato a Venezia per essere trasferito in carcere in Italia.
- Filippo Turetta in Italia
- Cella di isolamento per Filippo Turetta
- La situazione di Filippo Turetta potrebbe aggravarsi
Filippo Turetta in Italia
Filippo Turetta torna in patria: il 21enne ha raggiunto l’aeroporto di Francoforte alle 10:45 di sabato 25. Attorno alle 11:20 l’arrivo in Italia, a Venezia.
Non appena è sbarcato il ragazzo è stato scortato dagli agenti dello Scip (Servizio per la cooperazione internazionale di polizia) fino agli uffici della polizia di frontiera e gli è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare.
A seguire il trasferimento in una struttura carceraria della zona, probabilmente quella di Verona.
Il 21enne era stato arrestato sabato 18 novembre dopo una settimana di fuga.
La polizia tedesca l’aveva trovato con l’auto ferma sul ciglio di una strada. Turetta aveva finito la benzina.
Nello stesso giorno, in Italia, un militare trovava il cadavere di Giulia Cecchettin nei pressi del lago di Barcis in provincia di Pordenone.
Cella di isolamento per Filippo Turetta
Per Turetta è stata scelta una struttura per soggetti protetti, dal momento che potrebbe mettere in atto episodi di autolesionismo o venire aggredito dagli altri detenuti.
Sarà in cella da solo e sorvegliato a vista 24 ore su 24.
Entro cinque giorni dalla presa in custodia da parte delle autorità italiane, Filippo Turetta dovrà sostenere l’interrogatorio di garanzia di fronte al gip di Venezia.
La situazione di Filippo Turetta potrebbe aggravarsi
Nelle prossime ore il quadro accusatorio potrebbe aggravarsi per Turetta.
Al momento sulla sua testa pendono le accuse di omicidio volontario e sequestro di persona.
È possibile che l’ipotesi possa presto tramutarsi in omicidio premeditato, dal momento che Turetta avrebbe acquistato in anticipo, e si è poi portato appresso, lo scotch che ha utilizzato per legare Giulia.
Al ragazzo sono stati sequestrati due coltelli e nel suo pc la polizia ha trovato ricerche su percorsi montani e su come sopravvivere a lungo fra le montagne. Possibile dunque che Turetta si preparasse ad affrontare una lunga latitanza.
Ma non è tutto: al ragazzo potrebbero essere contestate anche l’aggravante della crudeltà e l’occultamento di cadavere.