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Festival di Sanremo, i cachet: quanto guadagnano Amadeus, conduttori, ospiti e cantanti. Occhi sulla Ferragni

Tutte le cifre del Festival di Sanremo 2023 e delle passate edizioni: i cachet di conduttori, ospiti e cantanti in gara, quanto spende la Rai

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Silvia Marchetti

GIORNALISTA

Si occupa principalmente di politica, cronaca, economia e spettacolo su riviste e siti di informazione nazionali, appassionata di musica e di calcio.

A poco meno di due mesi dall’inizio della 73esima edizione del Festival di Sanremo, in programma dal 7 all’11 febbraio 2023, non si discute soltanto della lista dei cantanti in gara e della scelta dei co-conduttori della rassegna.

Ad accendere le polemiche, come ogni anno, sono anche le cifre spese dalla Rai per realizzare la kermesse canora, insieme ai vari cachet destinati a conduttori, ‘vallette’ e super ospiti.

Scopriamo quanto guadagneranno il direttore artistico e presentatore Amadeus, al suo quarto Sanremo di fila, la co-conduttrice Chiara Ferragni  (che ha già spiegato che devolverà l’importo in beneficenza) e tutti gli altri protagonisti di Sanremo 2023, ma anche chi sono i Paperon de’ Paperoni nella storia del Festival.

Quanto guadagna Amadeus a Sanremo

Amadeus, direttore artistico e conduttore del Festival, che si appresta a guidare l’edizione numero 73 della rassegna ligure, ha guadagnato finora 600mila euro per ciascuna edizione (nel 2020, nel 2021 e nel 2022).

Stessa cifra che, secondo le ultime indiscrezioni (per ragioni di privacy, la Rai non fornisce mai dati ufficiali sui compensi) dovrebbe intascare per presentare Sanremo 2023.

Il compenso di Chiara Ferragni

Chiara Ferragni è stata scelta da Amadeus per co-condurre Sanremo il prossimo febbraio: la 35enne salirà sul palco dell’Ariston durante la prima e l’ultima serata del Festival. Ha fatto sapere che devolverà il compenso in beneficenza, a un’associazione che si batte contro la violenza sulle donne.

Chiara Ferragni sarà co-conduttrice di Sanremo 2023

In queste settimane, è circolata la cifra a cui ammonterebbe il suo cachet. Secondo quanto riporta Repubblica, che cita Diva e Donna, l’imprenditrice digitale intascherà 100mila euro. Generalmente, la somma versata alle co-conduttrici di Sanremo non supera quasi mai i 30mila euro (nel 2009, Maria De Filippi si era addirittura ‘concessa’ a costo zero).

I conduttori di Sanremo più pagati

Sul podio dei più pagati nella storia del Festival di Sanremo non compare però Amadeus, ma svettano altri nomi: Giorgio Panariello (conduttore nel 2006), Michelle Hunziker (sul palco dell’Ariston al fianco di Pippo Baudo nel 2007) e Paolo Bonolis (al timone della rassegna nel 2009).

Quanto hanno guadagnato? Addirittura un milione di euro a testa.

Gianni Morandi, padrone di casa nel 2011 e nel 2012 (lo rivedremo anche nel 2023), si è dovuto invece ‘accontentare’ di 800mila euro per ciascuna edizione. La stessa cifra è stata percepita da Pippo Baudo nel 2007 (che però ha ottenuto 200mila euro in meno rispetto alla Hunziker).

Lo storico presentatore è tornato a condurre Sanremo anche l’anno seguente, ma per una somma inferiore, pari a 650mila euro (a Piero Chiambretti, suo compagno di viaggio nel 2008, è invece arrivato un compenso sotto i 250mila euro).

Da Baglioni a Fazio, i cachet delle ultime edizioni

C’è poi Claudio Baglioni, nel ruolo di conduttore e direttore artistico, passato dai 585mila euro del 2018 ai 700mila dell’anno dopo. Segue Carlo Conti, con i suoi 650mila euro a edizione (dal 2015 al 2017).

Fabio Fazio si  è portato a casa 600mila euro per ognuna delle due kermesse che ha condotto, nel 2013 e nel 2014.

Antonella Clerici, invece, al timone di Sanremo 2010, si è fermata a 500mila euro. Meglio, comunque, di Simona Ventura: 320mila euro per presentare il Festival del 2004, ancora meno di Luciana Littizzetto che a Sanremo 2013 e 2014 (al fianco di Fazio) ha intascato 350mila euro a edizione.

I guadagni di vallette e co-conduttori al Festival

Per quanto riguarda i compensi delle vallette, o meglio, delle co-conduttrici di Sanremo, svettano Ilary Blasi con i suoi 500mila euro guadagnati nel 2006 (l’edizione condotta da Panariello). La collega Victoria Cabello, al suo fianco quell’anno, ha invece messo in tasca 400mila euro.

A Sanremo 2011, la storica coppia formata da Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez ha portato a casa 150mila euro a testa. Le due artiste sono state richiamate al volo anche nella prima serata dell’edizione 2012, per la quale hanno percepito invece 60mila euro ciascuna.

Nel 2013, nelle tasche di Arisa ed Emma, nei panni di co-conduttrici e non in gara tra i Big, sono finiti 80mila euro a testa, mentre l’attrice Rocio Munoz Morales si è dovuta accontentare di 60mila euro.

Nel 2020, Tiziano Ferro, inedito co-conduttore al fianco di Amadeus in quasi tutte le serate del Festival, ha guadagnato circa 200mila euro, cifra che il cantautore di Latina ha devoluto in beneficenza.

Nel 2022 Ornella Muti, per presenziare una serata, ha intascato 25mila euro, come Sabrina Ferilli salita sul palco durante la finale, mentre Drusilla Foer ha strappato un assegno ‘magro’, di 15mila euro.

Capitolo Fiorello-Sanremo: l’amico e collega di Amadeus ha partecipato a ben tre edizioni della kermesse, percependo circa 50mila euro a serata. Al momento, non è chiaro se il conduttore di Viva Rai2 farà almeno una comparsata al Festival del 2023.

I compensi dei superospiti nella storia di Sanremo

Tra i recenti ospiti, la più pagata in assoluto è stata Jennifer Lopez, la cui esibizione a Sanremo 2010 le ha fruttato la bellezza di 800mila euro.

Adriano Celentano, apparso all’Ariston nel 2012, si è portato a casa, tra le polemiche, 750mila euro.

Nemmeno l’attore Hugh Grant si è fatto mancare un compenso stellare: nel 2005, la star britannica è tornata a Londra con un bottino di 500mila euro.

Seguono i cachet di John Travolta e di Nicole Kidman: entrambi super ospiti dell’edizione del 2006, hanno guadagnato rispettivamente 450mila euro e 300mila euro.

Si passa poi dai 250mila euro per l’ospitata di Sharon Stone (con Pippo Baudo nel 2003) ai 90mila per una chiacchierata tra Bonolis e Mike Tyson (nel 2006).

Due anni prima, nel 2004, si è scatenata una bufera sul cachet di un altro mito del cinema, Dustin Hoffman: per le sue performance a Sanremo, che il pubblico non ha particolarmente gradito, la Rai ha pagato circa 180mila dollari.

Per non parlare dei super ospiti dell’edizione 2022: per i ‘nostrani’ Laura Pausini e i Maneskin, la Rai ha sborsato oltre 150mila euro.

Chi paga il Festival di Sanremo

Molte persone pensano che il Festival di Sanremo sia finanziato solo con il denaro pubblico, quello del canone Rai, ma non è così.

Si sa, tutta la ‘carovana’ Sanremo costa, come costano i tecnici e le maestranze, il teatro e gli alberghi. I cantanti in gara percepiscono 48mila euro ciascuno come rimborso spese, mentre il comune di Sanremo riceve ben 5 milioni di euro. E, visto l’enorme successo della kermesse, i cachet faraonici di conduttori e vallette sono inevitabili.

La Rai, dato il boom di ascolti degli ultimi anni (quasi 11 milioni di spettatori per la prima sera del Festival 2022, con il 58% di share) ha però potuto guadagnare parecchio grazie agli investimenti pubblicitari.

Nel 2021, ad esempio, il Festival ha portato nelle casse della Rai ben 38 milioni di euro proprio grazie alla pubblicità, il doppio rispetto alle spese sostenute per organizzare quell’edizione.

Sanremo offre agli sponsor una vetrina televisiva immensa e, da alcuni anni, anche uno spazio web e social enorme grazie a RaiPlay e YouTube. Uno spot standard da 30 secondi può arrivare a costare fino a 370.380 euro per singolo passaggio e una telepromozione con Amadeus costa 440mila euro.

Fonte foto: ANSA

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