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Ex sindaco di Bibbiano assolto dal caso affidi di minori: Andrea Carletti era accusato di abuso d'ufficio

Andrea Carletti assolto dal reato di abuso d'ufficio in virtù della riforma. Il Pd esige le scuse per gli attacchi all'ex sindaco di Bibbiano

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Andrea Carletti, ex sindaco di Bibbiano, è stato assolto dal tribunale di Reggio Emilia dall’accusa di abuso d’ufficio nell’ambito del “caso Bibbiano“, che riguarda affidi irregolari di minori. Il tribunale ha stabilito che il reato contestato non è più considerato tale dopo le recenti riforme legislative. Carletti, insieme a sette coimputati, ha visto le proprie accuse ridotte nel tempo, con l’abuso d’ufficio che era resistito fino all’ultima sentenza.

Assolto Andrea Carletti, ex sindaco di Bibbiano

Il cosiddetto “caso Bibbiano” ha dato origine a un processo inerente affidi irregolari di minori, avviato da un’inchiesta nel comune emiliano nell’agosto del 2019.

Venerdì 11 ottobre, il tribunale di Reggio Emilia ha emesso una sentenza di assoluzione per Andrea Carletti, ex sindaco ed esponente del Pd, insieme ad altri sette imputati, dichiarando che l’accusa di abuso d’ufficio non corrisponde a un reato previsto dalla legislazione.


La manifestazione a Bibbiano della Lega con Matteo Salvini

Inizialmente, Carletti era stato accusato di quattro reati, ma solo l’abuso d’ufficio è sopravvissuto ai vari passaggi legali fino a quest’ultima decisione, firmata dal collegio presieduto da Sarah Iusto, con i giudici Michela Caputo e Francesca Gallini.

La reazione del Pd e degli altri partiti

“A chi chiedeva in maniera sguaiata ‘parlateci di Bibbiano’ chiediamo di porgere oggi le scuse ad un ex-sindaco ingiustamente e violentemente attaccato, che ha affrontato questi anni con una dignità senza pari” ha dichiarato Stefano Bonaccini, ex Governatore dell’Emilia-Romagna.

Il post sui social di Bonaccini è impreziosito da due foto, quella di Lucia Borgonzoni mentre indossava la maglietta “Parliamo di Bibbiano” in parlamento e di Giorgia Meloni col cartello “Siamo stati i primi ad arrivare saremo gli ultimi ad andarcene”.

Come l’ex presidente tanti altri esponenti dem hanno commentato la notizia dell’assoluzione di Carletti riportando all’attenzione vari esempi di attacchi all’ex sindaco da parte da altri leader avversari, come Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

Il commento dei legali di Carletti

“È senza dubbio la fine di un incubo” ha commentato Giovanni Tarquini, che difende l’ex sindaco Carletti insieme al collega Vittorio Manes. “Ha affrontato questo calvario processuale durato più di cinque anni, restando sempre saldo e coerente con i propri principi e con il suo ruolo di sindaco”.

“L’assoluzione è arrivata perché il fatto non è considerato reato” ha aggiunt0 l’avvocato “ma siamo sicuri che avremmo respinto le accuse, come fatto per le altre tre imputazioni a carico di Carletti, cadute man mano negli anni scorsi”.

Perché l’ex sindaco di Bibbiano è stato assolto

In aggiunta a Carletti, il tribunale ha prosciolto anche l’ex sindaco di Montecchio Emilia, Paolo Colli, che all’epoca ricopriva la carica di presidente dell’Unione Val d’Enza, comprendente Bibbiano. Sono stati assolti anche le affidatarie di minori, Cinzia Prudente, Fadja Bassmaji e Daniela Bedogni, così come l’ex responsabile dei servizi sociali Federica Anghinolfi, l’assistente sociale Francesco Monopoli e la psicologa Nadia Bolognini.

Per Carletti, Colli e Prudente, questa sentenza segna la conclusione del loro iter giudiziario, mentre gli altri coinvolti continueranno a fronteggiare accuse diverse.

L’assoluzione è avvenuta poiché l’abuso d’ufficio contestato non è più considerato un reato a seguito delle recenti riforme entrate in vigore nell’estate del 2024.

 

Fonte foto: IPA/ANSA

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