Piero Fassino, reato estinto per il caso duty free: la decisione del giudice sul furto del profumo
La vicenda del caso del furto del profumo da parte di Piero Fassino si è conclusa: il reato è stato estinto. Il giudice ha accettato il rimborso
Il reato di furto imputato all’ex sindaco di Torino Piero Fassino, sorpreso a rubare un profumo al duty free dell’aeroporto di Fiumicino, è stato dichiarato “estinto”. Il giudice per le indagini preliminari (gip) ha accettato il risarcimento proposto dall’avvocato di Fassino, Fulvio Gianaria, chiudendo così la vicenda legale con una riparazione simbolica del danno. L’episodio risale al 15 aprile scorso, quando Fassino era in procinto di imbarcarsi per Strasburgo.
Novità sul furto al duty free
Il 15 aprile 2023, Piero Fassino, in partenza per Strasburgo, si aggirava nel duty free dell’aeroporto di Fiumicino. L’ex sindaco di Torino ha preso una boccetta di profumo Chanel Chance da 130 euro, nascondendola nella tasca del giaccone.
Tuttavia, prima di poter lasciare il negozio, è stato fermato da un addetto alla vigilanza, che ha poi chiamato la Polaria.
In foto Piero Fassino, protagonista del caso del furto del profumo al duty free
L’incidente ha suscitato scalpore per la notorietà del protagonista e ha portato all’apertura di un’indagine da parte della Procura di Civitavecchia.
Come si è svolta l’indagine
La Procura di Civitavecchia ha raccolto i filmati delle telecamere di sorveglianza del Terminal 1 e ha ascoltato sei testimoni, tra cui impiegati e addetti alla sicurezza.
Questi hanno riferito di due episodi simili avvenuti nei mesi precedenti, durante i quali Fassino sarebbe stato coinvolto in furti analoghi, uno nel periodo natalizio e un altro il 27 marzo.
Nonostante le accuse, Fassino ha sempre negato ogni intenzione di rubare, sostenendo che si trattava di un “malinteso”.
La decisione del giudice
Piero Fassino ha offerto una spiegazione semplice per quanto accaduto, affermando di aver messo il profumo in tasca solo per comodità, dato che aveva entrambe le mani occupate dal trolley e dal cellulare.
“Non intendevo rubare”, ha dichiarato, spiegando che stava per recarsi alla cassa per pagare il prodotto. L’avvocato Fulvio Gianaria ha proposto una riparazione simbolica del danno, accolta dal giudice, che ha estinto il reato.
Con questa decisione, la vicenda giudiziaria può dirsi conclusa senza ulteriori conseguenze per l’ex sindaco di Torino.