Escursionista 39enne trovato morto tra Masua e Cala Domestica, era scomparso da giorni: merito di un cane
Un escursionista di 39 anni, disperso da 2 giorni, è stato ritrovato deceduto tra Masua e Cala Domestica dal cane dei Vigili del Fuoco
Un escursionista irlandese di 39 anni è stato trovato morto nel tratto del Cammino di Santa Barbara tra Masua e Cala Domestica, dopo giorni di ricerche. A scoprire il corpo senza vita è stato un cane dell’unità cinofila dei Vigili del fuoco, impegnato nelle operazioni di ricerca insieme a diverse altre squadre.
Ritrovato il corpo dell’escursionista
L’escursionista, disperso da venerdì 6 settembre, è stato ritrovato in una zona impervia e di difficile accesso, rendendo particolarmente complicato il recupero.
Le operazioni di ricerca hanno coinvolto numerose forze sul campo, tra cui il Soccorso Alpino, i volontari e i Vigili del fuoco, che hanno istituito un posto di comando avanzato per coordinare gli interventi. Nel corso delle ricerche, erano stati impiegati anche droni e un elicottero decollato dalla base di Alghero per esplorare dall’alto l’area circostante.
La svolta è arrivata nel primo pomeriggio, quando il cane dei Vigili del fuoco ha fiutato il corpo dell’uomo, ponendo fine alla ricerca.
Cosa è successo?
J.B., il 39enne irlandese, si trovava in Sardegna per percorrere il famoso Cammino Minerario di Santa Barbara, uno dei sentieri più suggestivi e difficili dell’isola. Era in compagnia dei suoi fratelli, ma il gruppo aveva deciso di separarsi lungo il tragitto per seguire percorsi diversi.
Da quel momento, non si è più avuta alcuna notizia dell’escursionista, nonostante i tentativi di contattarlo e le ricerche condotte dalle forze dell’ordine e dai soccorritori.
La scomparsa dell’uomo ha suscitato grande preoccupazione, sia a livello locale sia internazionale, con notizie apparse anche sui media irlandesi.
Ricerche e scoperta
Le ricerche si sono concentrate nella zona tra Masua e Cala Domestica, un’area selvaggia e difficile da esplorare (come il Monte Bianco, che sta tenendo in ostaggio 4 alpinisti), famosa per le sue scogliere e i percorsi impervi.
Il cane dell’unità cinofila dei Vigili del fuoco è stato fondamentale per individuare il corpo, nascosto in una zona particolarmente difficile.
Il posto di comando avanzato, allestito dai Vigili del fuoco, ha coordinato il lavoro di tutte le forze in campo, garantendo una gestione efficiente delle operazioni. Ora, le squadre stanno lavorando per recuperare il corpo, confrontandosi con la complessità del territorio.