Draghi sulla guerra che rallenta la crescita: "Volete la pace o l'aria condizionata?"

Come è nel suo stile comunicativo, non ha utilizzato giri di parole il presidente del Consiglio Mario Draghi. Mercoledì il premier ha presentato in conferenza stampa il Def (Decreto di Economia e Finanza): non sono naturalmente mancate le domande sulla posizione dell’Italia nel conflitto Ucraina – Russia, quindi su questioni non completamente slegate al tema principale dell’incontro, l’economia, avendo la guerra in est Europa ricadute transnazionali e in termini appunto economici.

Quale sarebbe, hanno chiesto all’inquilino di Palazzo Chigi, la posizione dell’Italia su un eventuale embargo per lo stop alle importazioni di gas e petrolio dalla Russia? Draghi ha risposto senza mezzi termini.

Stop a gas e petrolio dalla Russia, le parole di Draghi: “Noi andiamo con quello che decide l’Ue”

“Al momento non è un’ipotesi oggetto di discussione nell’Ue – ha detto il capo dell’esecutivo durante la conferenza stampa di presentazione del Def – ma la situazione si sta modificando sotto i nostri occhi”. Il riferimento è appunto all’embargo dell’Unione Europea sulle importazioni di gas e petrolio da Mosca.

“Noi andiamo con quello che decide l’Ue – ha continuato l’ex banchiere – se sarà uniforme sull’embargo sul gas, saremo ben contenti di seguire”.

Il premier: “Di fronte alla pace o a star tranquilli con il condizionatore acceso tutta l’estate, cosa preferiamo?”

Una posizione, quella dell’Italia, allineata alle eventuali e future decisioni di Bruxelles, nonostante il nostro paese faccia affidamento più di altri sulle materie prime importate dal paese governato da Putin.

Per dare la misura di una scelta dolorosa ma forse non difficile Draghi ha pronunciato una frase che non fa sconti alla realtà: “Di fronte alla pace o a star tranquilli con il condizionatore acceso tutta l’estate, cosa preferiamo? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre”.

Fonte foto: ANSA

Che cos’è il Decreto di Economia e Finanza (Def) e a cosa serve. Entro quando va approvato

Tramite il Def il governo mette per iscritto tutte le politiche economiche e finanziarie decise, selezionate ed imposte. Va presentato ogni anno dall’esecutivo a Camera e Senato, che lo devono approvare entro il 10 aprile di ogni anno.

Lo scopo del documento è quindi quello di informare il Parlamento, impegnato a redigere il successivo bilancio annuale, circa le linee di politica finanziaria ed economica del governo, sia annuali sia pluriennali.

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