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POLITICA ESTERA

Donald Trump parla dopo l'attentato, dal racconto degli spari al messaggio ai sostenitori: "Non mi arrenderò"

Il candidato presidente Donald Trump parla dell'attentato subito a Butler e racconta cosa ricorda dei momento in cui l'attentatore lo ha puntato

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Gli Stati Uniti sono sotto choc per l’attentato subito dall’ex presidente Donald Trump nel corso di un comizio a Butler, in Pennsylvania. Il tycoon, raggiunto da uno sparo all’orecchio, sta bene, mentre l’attentatore è stato ucciso. Subito dopo l’attacco il candidato alle prossime presidenziali ha tranquillizzato tutti.

Il racconto dell’attentato

Le prime parole di Trump dopo l’attacco subito in Pennsylvania sono arrivata tramite il suo social Truth Social.

Il 78enne ha raccontato per filo e per segno quanto accaduto, sottolineando che una pallottola ha “perforato la parte superiore del mio orecchio destro”. “Voglio ringraziare il Secret Service degli Stati Uniti e tutte le forze dell’ordine per la loro rapida risposta alla sparatoria avvenuta a Butler, in Pennsylvania”, si legge sul profilo di Trump.

Donald Trump dopo l’attentato a Butler, in Pennsylvania

“È incredibile che un atto del genere possa avvenire nel nostro Paese. Ho capito immediatamente che qualcosa non andava quando ho sentito un sibilo, degli spari, e subito dopo ho sentito il proiettile che mi lacerava la pelle. C’è stato molto sanguinamento, quindi ho realizzato subito cosa stava accadendo” le parole del tycoon.

Come sta il tycoon

Portato in ospedale subito dopo l’attacco, Donald Trump è stato dimesso poco dopo.

Per il candidato presidente, infatti, non ci sarebbero state conseguenze gravi tali da portarlo al ricovero. Solo una lacerazione all’orecchio destro, una ferita che guarirà col tempo.

Le parole di Trump ai sostenitori

Dopo qualche ora dall’attentato, Donald Trump si è fatto sentire anche con i suoi sostenitori.

Il tycoon, infatti, ha scritto una mail con un contenuto chiaro: “Questo è un messaggio da parte di Donald Trump: non mi arrenderò mai!“. Un chiaro avvertimento a Joe Biden.

Polemica sul Security Service

Intanto Stephen Moore, consigliere senior della campagna di Donald Trump, al programma “Weekend” della Bbc, ha espresso dubbi sulla preparazione del Security Service, che è la principale forma di protezione per gli ex presidenti degli Stati Uniti.

“Dal video – ha detto – sembrava che Trump fosse stato solo sfiorato dal proiettile ma ciò che spaventa tutti noi è che se il proiettile fosse arrivato a un pollice più in là rispetto alla sua testa, si sarebbe trattato di un assassinio. Di sicuro Trump ha bisogno di maggiore protezione: ora ci si chiede molto se il Secret Service fossero completamente preparati”.

Fonte foto: ANSA

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