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Guerra in Ucraina, le ultime notizie di oggi: la Russia chiude il trasporto stradale ai Paesi "ostili"

Le notizie in tempo reale sulla guerra tra Ucraina e Russia: ecco cosa sta succedendo nel 221esimo giorno di guerra

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato: Aggiornato:

Oggi, domenica 2 ottobre 2022, la guerra in Ucraina arriva al 221esimo giorno. I combattimenti proseguono senza tregua nella parte orientale del Paese nonostante l’annessione alla Russia delle quattro regioni occupate di Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Lugansk. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo aver confermato il rifiuto di qualsiasi negoziato con il Cremlino ha annunciato la riconquista di Lyman, roccaforte filorussa nel Donbass. Intanto il leader ceceno Ramzan Kaydrov ha esortato Mosca a prendere in considerazione l’utilizzo delle armi nucleari a basso potenziale.

Il racconto della giornata

  1. Ex direttore Cia: "Usa pronti a distruggere esercito russo se Putin usasse il nucleare"

    Gli Stati Uniti e i loro alleati sarebbero in grado di distruggere le truppe e l’equipaggiamento della Russia in Ucraina se il presidente russo Vladimir Putin decidesse di usare armi nucleari in Ucraina. Lo sostiene l’ex direttore della Cia, David Petraeus.

  2. Adesione Ucraina alla Nato, Stoltenberg frena: "Serve unanimità"

    Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, alla ‘Nbc’, ha sottolineato che qualunque decisione sull’adesione dell’Ucraina alla Nato “va presa all’unanimità“, cioè “tutti e 30 gli alleati devono essere d’accordo”.

  3. Ucraina: "Dieci Paesi Nato favorevoli a nostro ingresso"

    La presidenza ucraina ha reso noto che 10 Paesi dell’Alleanza atlantica sono favorevoli all’adesione di Kiev nella Nato. Il Consigliere di Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha riferito che a sostenere l’adesione sono “principalmente quei Paesi che ricordano la stretta velenosa dell’impero russo”.

  4. Nato a Mosca: "Conseguenze serie per qualsiasi uso armi nucleari"

    “Qualsiasi uso di armi nucleari comporterà conseguenze serie per la Russia” e “qualsiasi attacco deliberato contro infrastrutture critiche della Nato riceverà una risposta ferma e compatta“: lo ha affermato il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, in occasione di un’intervista concessa all’emittente americana ‘Nbc’.

  5. Cingolani a colloquio con l'ambasciatore russo

    Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani incontra l’ambasciatore russo Sergey Razov alla Farnesina. “L’argomento all’ordine del giorno in questo momento è chiarire la situazione dei sabotaggi” del Nord Stream, ha dichiarato a Mezz’ora in +. Da lì, si farà il punto sulla guerra e su quella che viene definita “un’escalation antistorica”. Per Cingolani, “ben venga qualsiasi tentativo diplomatico costruttivo”.

  6. Nord Stream 1: chiusa la falla nel Mar Baltico

    Stando a quanto riferisce l’Agenzia danese per l’energia, la società Nord Stream Ag ha reso noto che la falla di gas nel Nord Stream 1 sembra essersi fermata. La pressione ora sarebbe ora stabile e “ciò indica che ora è stato completato anche il soffiaggio del gas delle ultime due perdite”. Sabato 1 ottobre era già stata annunciata la chiusura della falla in Nord Stream 2.

  7. Papa Francesco torna a parlare della guerra in Ucraina

    Papa Francesco torna parlare della guerra e invita Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky a fermare il conflitto, condannando l’annessione delle quattro regioni ucraine alla Russia.

  8. Informativa Nato sul sottomarino Belgorod: può causare tsunami

    L’intelligence della Nato sta osservando movimenti sospetti nel Mar Artico del sottomarino Belgorod. Si teme che sia in procinto di lanciare il siluro Poseidon, in grado di portare una testata nucleare a oltre 10 mila chilometri di distanza. La sua potenza sarebbe in grado di scatenare uno tsunami. Vladimir Putin potrebbe così lanciare una bomba atomica e causare un’onda radioattiva sulle città occidentali. Qua l’approfondimento.

  9. Il bilancio sui soldati russi morti in Ucraina

    Secondo quanto affermato dallo stato maggiore militare di Kiev citato dal Kyiv Independent nel bollettino quotidiano, i soldati russi morti in Ucraina sarebbero almeno 60mila. Cifra che, se confermata, supererebbe di quattro volte il totale delle perdite sovietiche ufficiali subite nella guerra in Afghanistan, combattuta dal 1979 al 1989.

  10. Il direttore dell'Aiea presto in visita a Kiev e Mosca

    Raphael Grossi, direttore generale dell’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, la prossima settimana sarà in visita a Kiev e a Mosca. Attraverso una nota ufficiale viene spiegato che il viaggio “fa parte degli sforzi in corso per istituire una zona di sicurezza nucleare intorno alla centrale di Zaporizhzhia”.

  11. Nuovi bombardamenti su Zaporizhzhia

    La città di Zaporizhzhia e altre aree circostanti sono stati colpite nelle ultime ore da nuovi bombardamenti russi. Lo ha reso noto su Telegram il governatore dell’oblast Oleksandr Starukh, citato dal Kyiv Indipentent. Non sono stati diffusi ulteriori dettagli.

  12. Sabotaggio Nord Stream, ipotesi bombe piazzate da robot

    Fonti di intelligence citate dalla rivista tedesca Spiegel avrebbero confermato che a danneggiare gli oleodotti Nord Stream sarebbero stati i robot di manutenzione, piazzando esplosivi in quattro punti. Al momento del sabotaggio, secondo quanto riferito dal portavoce di Gazprom, vi erano circa 800 milioni di metri cubi di gas. Qui tutti i dettagli sulla vicenda.

  13. La Russia chiude il trasporto stradale ai Paesi "ostili"

    Il primo ministro russo Mikhail Mishustin ha firmato un decreto che impedisce ai Paesi “ostili” di utilizzare il territorio della Federazione per il trasporto stradale. Sarebbero previste deroghe esclusivamente per alcune categorie di merci, come medicinali, alcuni tipi di alimentari, capi di vestiario e prodotti tecnologici.

  14. Tensione sempre più alta in Ucraina dopo l’annessione alla Russia delle quattro regioni occupate di Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Lugansk. L’esercito di Kiev ha riconquistato Lyman, roccaforte filorussa nel Donbass. Ancora nessuno spiraglio per i negoziati.

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