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Guerra Ucraina-Russia, ultime news di oggi: la corte moscovita fa arrestare attivista per un post sui social

La guerra in Ucraina è al 695esimo giorno. In diretta tutti i principali aggiornamenti di venerdì 19 gennaio 2024

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Giorno 695 della guerra tra Ucraina e Russia. Non si registrano particolari progressi né da una parte né dall’altra. Nel frattempo la Nato ha lanciato l’esercitazione più massiccia da decenni a questa parte, con 90mila soldati che saranno impegnati fino a maggio.

Nelle scorse ore il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov è tornato ad attaccare Italia, Germania e Giappone, le potenze dell’Asse nella seconda guerra mondiale, per non aver votato per due volte una risoluzione all’Onu proposta da Mosca sulla inammissibilità della “glorificazione del nazismo”.

Il racconto della giornata

  1. Zelensky avverte: "A causa della follia russa altre guerre all'orizzonte"

    “A causa della follia della leadership russa, tutte le nazioni del mondo stanno affrontando un periodo di incertezza e insicurezza”, è l’avvertimento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel messaggio video serale. “Il mondo sta diventando sempre più consapevole che altre guerre potrebbero essere all’orizzonte“, ha scritto anche su X.

  2. Tajani: "Difendere l'Ucraina per scongiurare nuove minacce dalla Russia"

    “Il modo migliore per scongiurare questo rischio è difendere l’Ucraina. Se noi impediamo l’invasione dell’Ucraina impediamo a Putin di guardare ad altri obiettivi“: ha risposto così il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg1, sulla possibilità di un allargamento del fronte di guerra della Russia anche ai Paesi baltici. “Spero che siano soltanto minacce politiche da propaganda per le presidenziali”, ha detto il vicepremier.

  3. L'Ucraina stanzia 427 milioni per fortificazioni

    “Continuiamo a rafforzare costantemente la nostra sicurezza. Oggi abbiamo stanziato una somma record per la costruzione delle linee di difesa”, sono parole usate dal primo ministro Denis Shmigal per commentare lo stanziamento di 427 milioni di euro da parte dell’Ucraina destinati a fortificazioni e infrastrutture ingegneristiche. Lo scopo è innalzare il livello della sicurezza del Paese

  4. guerra ucraina russia diretta
    L'Estonia sollecita l'Ue per i rifornimenti all'Ucraina

    Kaja Kallas, prima ministra dell’Estonia, al termine dell’incontro con il commissario europeo per il Mercato interno Thierry Breton, ha riferito: “L’Unione Europea deve mantenere la sua promessa e fornire all’Ucraina un milione di proiettili. Sono convinta che se utilizzeremo le nostre riserve e stanzieremo denaro per nuovi appalti, saremo in grado di farlo”. Per questo Kallas propone l’istituzione di un fondo da 20 miliardi.

  5. Attivista arrestato in Russia per un post sulla guerra

    Un attivista per i diritti degli uzbeki in Russia è in stato di fermo per aver pubblicato un post con un commento sulla guerra della Russia in Ucraina. Lo riporta ‘Interfax’. Si tratta di Usman Baratov, che ora è accusato di “incitamento all’odio” e “offesa alla dignità umana” dalla corte moscovita di Zamoskvoretsky.

  6. Baltici, costruiremo sistemi difesa ai confini con Russia

    I tre Stati baltici hanno concordato di dotare i loro confini con la Russia e la Bielorussia di “strutture di difesa” per contrastare eventuali minacce militari, nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina: lo ha annunciato il ministero della Difesa estone. I ministri della Difesa dei Paesi baltici hanno firmato un accordo in base al quale “l’Estonia, la Lettonia e la Lituania costruiranno strutture difensive anti-mobilità nei prossimi anni per scoraggiare e, se necessario, difendersi da minacce militari”, secondo quanto riportato in un comunicato stampa citato dall’Ansa.

  7. Von der Leyen, "a marzo nuova strategia su difesa Ue"

    “A marzo la Commissione europea presenterà la strategia per l’industria europea della difesa”. Lo ha annunciato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in conferenza stampa con il premier svedese Ulf Kristersson e quello finlandese Petteri Orpo. Dopo la guerra in Ucraina “dobbiamo ripensare tutta la nostra difesa e la nostra base industriale, non solo da un punto di vista militare ma anche dal punto di vista interoperabilità” degli eserciti dei Paesi membri.

  8. Kiev, occidentale 95% componenti stranieri in armi russe

    “Fino al 95% dei componenti critici di produzione straniera trovati nelle armi russe distrutte in Ucraina provengono da Paesi occidentali”: lo scrive su X il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

  9. Ucraina rivendica secondo attacco a deposito petrolio russo

    L’Ucraina ha rivendicato la responsabilità dell’attacco stamattina a un deposito di petrolio nella regione russa di confine di Bryansk. Una fonte dell’intelligence militare ucraina ha riferito all’AFP, ripresa dall’Ansa, che è stato ha lanciato un drone contro il deposito, in un momento in cui Kiev ha moltiplicato i suoi attacchi al territorio russo per diverse settimane. Ieri l’Ucraina ha attaccato un altro deposito di petrolio nel nord della Russia nella regione di San Pietroburgo.

  10. Gli Houthi promettono un passaggio sicuro a navi russe e cinesi

    Gli Houthi promettono un passaggio sicuro per le navi russe e cinesi attraverso il Mar Rosso, dove il gruppo dello Yemen – sostenuto dall’Iran – ha effettuato attacchi contro navi commerciali in solidarietà con i palestinesi a Gaza.

  11. Kiev, 374.520 militari russi morti da inizio guerra

    La Russia ha perso 374.520 soldati in Ucraina dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Il numero comprende 920 vittime subite dalle forze russe nell’ultimo giorno.
    Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 6.167 carri armati, 11.445 veicoli corazzati da combattimento, 11.831 veicoli e serbatoi di carburante, 8.854 sistemi di artiglieria, 966 sistemi di razzi a lancio multiplo, 654 sistemi di difesa aerea, 331 aerei, 324 elicotteri, 6.929 droni, 23 imbarcazioni e un sottomarino.

  12. Mosca, drone di Kiev contro deposito petrolio di Bryansk

    Un drone delle forze armate ucraine è stato intercettato dai sistemi di difesa russi nella regione di Bryansk e, una volta distrutto, ha sganciato munizioni su un deposito petrolifero provocando un incendio. Lo ha riferito su Telegram il governatore della regione, Alexander Bogomaz, aggiungendo che l’attacco era finalizzato a colpire obiettivi sul territorio di Klintsy.
    Il capo regionale ha affermato che il rilascio di munizioni sull’area del deposito petrolifero di Klintsov è avvenuto durante la distruzione di un obiettivo aereo mediante sistemi di guerra elettronica. Secondo Bogomaz, non ci sono state vittime.

  13. Isw, Mosca tratta con Centrafrica per base militare nel Paese

    La Russia e la Repubblica Centrafricana (Rca) hanno avviato colloqui per la creazione di una base militare russa nel Paese: lo ha detto l’ambasciatore russo nella Rca, Alexander Bikantov, come riporta l’Istituto per lo studio della guerra.
    Bikantov ha aggiunto che attualmente i ministeri della Difesa dei due Paesi stanno selezionando il luogo in cui verrà realizzata la base. Secondo quanto aveva riferito martedì scorso l’agenzia Africa Initiative, sostenuta dal Cremlino, il consigliere presidenziale della Rca – Fidel Ngouandika – vuole che Mosca costruisca una base militare nel Paese e il governo ha “già fornito un sito a Beringo, a 80 km da Bangui, dove c’è un aeroporto internazionale”. Non sono ancora note, precisa il centro studi statunitense, le dimensioni del potenziale contingente russo nel Paese, né la data del suo arrivo. Secondo quanto riferito, il sito di Beringo può ospitare fino a 10.000 persone.

  14. Lavrov: "Preoccupa mancata condanna nazismo di Italia e Germania"

    Il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov, nella conferenza stampa odierna, è tornato ad attaccare Italia, Germania e Giappone, le potenze dell’Asse nella seconda guerra mondiale, per non aver votato per due volte una risoluzione all’Onu proposta da Mosca sulla inammissibilità della “glorificazione del nazismo”. Già a dicembre e ancora prima a settembre Lavrov aveva messo insieme i tre Paesi, che sostengono l’Ucraina, definendo “allarmante e “deplorevole” che non avessero votato per la risoluzione di Mosca. Aggiungendo di esprimere dubbi sulla “sincerità del pentimento” di Germania, Italia e Giappone per quanto commesso nella Seconda guerra mondiale.
    Le accuse in particolare all’Italia erano state rilanciate nei giorni scorsi anche dalla portavoce di Lavrov, Maria Zakharova, commentando la vicenda di Acca Larentia. “L’Occidente appoggia Kiev anche perché in Ucraina al potere sono saliti i neonazisti, così amati e coccolati nei Paesi della Nato. È per questo che tutti tacciono quando, ad esempio, per le strade delle capitali sfilano in marcia i reduci della Waffen SS”, era stato il suo commento su Telegram il 12 gennaio, in riferimento al corteo di estrema destra svoltosi a Roma il 7 gennaio.

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