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CRONACA ESTERA

Guerra Israele-Hamas, ultime news di oggi: Aja apre processo per genocidio. Israele accusa Onu sul cibo a Gaza

Il conflitto tra Israele e Hamas è arrivato al giorno 97, strage di civili: il bilancio di morti e feriti

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il 97esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas porta il bilancio del conflitto a superare 23mila palestinesi morti, fra i quali si contano circa 8mila bambini, e oltre 53mila feriti secondo Hamas. Per quanto riguarda Israele, si calcolano in totale circa 1.150 morti.

Secondo quanto riferito dalla Mezzaluna Rossa, quattro persone sono rimaste uccise in un attacco israeliano su un’ambulanza a Gaza. Si tratta di quattro paramedici. L’attacco è avvenuto lungo Salah al-Din, all’ingresso di Deir al-Balah.

Intanto il premier israeliano Benjamin Netanyahu, in un video in lingua inglese pubblicato mercoledì a tarda sera alla vigilia dell’apertura all’Aja del processo contro Israele con l’accusa di genocidio, ha sottolineato: “Israele non ha intenzione di occupare Gaza in modo permanente o di sfollare la sua popolazione civile. Israele sta combattendo i terroristi di Hamas, non la popolazione palestinese, e lo fa nel pieno rispetto del diritto internazionale”.

Il Qatar ha elaborato una nuova proposta per la liberazione degli ostaggi israeliani a Gaza, che sarà illustrata al gabinetto di guerra dal capo del Mossad David Barnea.

Il racconto della giornata

  1. Giornalisti uccisi, Al Jazeera respinge accuse di Israele

    Al Jazeera ha respinto le accuse avanzate dall’esercito israeliano secondo cui uno dei suoi giornalisti uccisi in un raid aereo a Gaza sarebbe stato legato al terrorismo. “Al Jazeera Media Network condanna fermamente e respinge totalmente, e anzi esprime la sua notevole sorpresa, i tentativi falsi e fuorvianti dell’esercito israeliano di giustificare l’uccisione del nostro collega Hamza Wael Dahdouh e di altri giornalisti”, scrive la tv qatariota.

  2. Seconda nave militare italiana nel Mar Rosso

    Una seconda nave militare italiana ha raggiunto il Mar Rosso, teatro in questi giorni dei continui raid dei ribelli Houthi dello Yemen. La fregata “Federico Martinengo” resterà in pattuglia con la “Virginio Fasan” per proteggere le rotte commerciali il tempo necessario per un passaggio di consegne tra i due equipaggi.

  3. Casa Bianca: "infondate" le accuse di genocidio

    Sono “infondate” le accuse a Israele di star commettendo un genocidio contro i palestinesi nella sua guerra a Gaza. Lo ha detto ad Al Arabiya John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, aggiungendo che gli Stati Uniti continueranno a sostenere Israele nella guerra con Hamas. Kirby ha poi definito “controproducente” lacausa intentata dal Sudafrica contro Israele presso la Corte internazionale di giustizia dell’Aja.

  4. Oxfam: numero di morti giornaliere a Gaza il più alto del XXI secolo

    L’esercito israeliano sta uccidendo i palestinesi a una media di 250 persone al giorno, il più alto numero di morti giornaliere di qualsiasi altro grande conflitto del XXI secolo, ha dichiarato Oxfam. L’organizzazione non profit ha affermato di aver calcolato che il numero medio di morti al giorno per Gaza è significativamente più alto di qualsiasi altro grande conflitto armato recente, tra cui Siria (96,5 morti al giorno), Sudan (51,6), Iraq (50,8), Ucraina (43,9) Afghanistan (23,8) e Yemen (15,8). Lo riporta il Guardian.

  5. Il vice direttore dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi: Gaza una "pentola a pressione"

    Il vice direttore dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Scott Anderson, ha dichiarato al Guardian che il sud di Gaza si sta trasformando in una “pentola a pressione“, dove la maggior parte delle persone – di fronte alla scarsità di cibo, all’inadeguatezza dei servizi igienico-sanitari, al sovraffollamento e a un servizio ospedaliero fatiscente – vuole fuggire. Anderson, impegnato in trattative quotidiane per ottenere l’autorizzazione israeliana a far entrare e circolare i convogli di aiuti a Gaza, ha dichiarato che la situazione è di “emergenza a tempo pieno” e che da gennaio è stato concesso l’accesso a soli sei dei 21 convogli previsti per il nord del territorio, nonostante una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di dicembre chiedesse di intensificare i soccorsi.

  6. Blinken: Medio Oriente "molto concentrato" sul futuro di Gaza

    Durante il suo viaggio in Medio Oriente conclusosi oggi in Egitto, Antony Blinken ha dichiarato di aver trovato la regione “molto concentrata” sul futuro di Gaza. “Nei nostri precedenti viaggi qui, credo che ci fosse una certa riluttanza a parlare di alcune questioni del giorno dopo in termini di stabilità e sicurezza a lungo termine su base regionale. Ma ora stiamo scoprendo che i nostri partner sono molto concentrati su questo aspetto e vogliono impegnarsi su tali questioni. Sono anche chiaramente disposti a prendere provvedimenti, ad assumere impegni necessari sia per il futuro di Gaza che per la pace e la sicurezza a lungo termine della regione”, ha dichiarato il Segretario di Stato americano. Lo riporta Associated Press.

  7. Israele definisce le udienze sul genocidio uno dei "più grandi spettacoli di ipocrisia" della storia

    Il Ministero degli Esteri di Israele ha attaccato l’udienza legale sulla guerra a Gaza tenutasi nella mattinata di giovedì 11 gennaio all’Aia, definendola “uno dei più grandi spettacoli di ipocrisia della storia” e definendo il Sudafrica, che ha presentato il caso sostenendo che Israele sta commettendo un genocidio, “il braccio legale di Hamas“. Il portavoce del ministero, Lior Haiat, ha dichiarato su X: “Oggi siamo stati testimoni di uno dei più grandi spettacoli di ipocrisia della storia, aggravato da una serie di affermazioni false e senza fondamento. Il Sudafrica, che funziona come braccio legale dell’organizzazione terroristica di Hamas, ha completamente distorto la realtà a Gaza dopo il massacro del 7 ottobre e ha completamente ignorato il fatto che i terroristi di Hamas si sono infiltrati in Israele, hanno ucciso, giustiziato, massacrato, stuprato e rapito cittadini israeliani, semplicemente perché erano israeliani, nel tentativo di compiere un genocidio”.

  8. Cibo a Gaza: l'accusa di Israele all'Onu

    Contrariamente a quanto denunciato dell’Onu, “non c’è penuria di cibo a Gaza”. Lo ha dichiarato Moshè Tetro, responsabile del Cogat, l’ente di governo israeliano di controllo dei Territori palestinesi, che sovraintende il passaggio degli aiuti umanitari dal valico di Kerem Shalom nella Striscia di Gaza. Lo stesso Moshè Tetro ha sottolineato “l’inabilità” dell’Onu di distribuire “in modo appropriato” gli aiuti alla popolazione dell’enclave palestinese.

  9. Israele: sventati 2 attentati ispirati dall'Isis

    La polizia israeliana e lo Shin Bet hanno riferito di aver sventato attentati contro le forze di sicurezza ispirati dall’Isis, dopo aver arrestato due palestinesi di Gerusalemme est nel mese di dicembre.

  10. Tajani sull'accusa a Israele: "Il genocidio è un'altra cosa"

    Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenendo a ‘Rai Radio anch’io’, ha commentato l’accusa di genocidio mossa dal Sudafrica contro Israele alla Corte Internazionale di Giustizia: “Il genocidio è un’altra cosa. Qui c’è un attacco che colpisce una popolazione civile. Continuiamo a invitare Israele, che è un Paese amico, a non superare i limiti della giusta reazione per sconfiggere Hamas, che è il vero responsabile di quello che sta succedendo nella Striscia di Gaza”.

  11. Netanyahu: "Non vogliamo sfollare la popolazione di Gaza"

    “Israele non ha intenzione di occupare Gaza in modo permanente o di sfollare la sua popolazione civile”. Lo ha assicurato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un video in lingua inglese pubblicato mercoledì a tarda sera, alla vigilia dell’apertura all’Aja del processo contro Israele con l’accusa di genocidio. “Voglio che alcuni punti siano assolutamente chiari – ha detto: Israele non ha intenzione di occupare permanentemente Gaza o di sfollare la sua popolazione civile. Israele sta combattendo i terroristi di Hamas, non la popolazione palestinese, e lo fa nel pieno rispetto del diritto internazionale”.

  12. Nuova proposta del Qatar per la liberazione degli ostaggi e il ritiro di Israele da Gaza

    Il Qatar ha elaborato una nuova proposta per la liberazione degli ostaggi israeliani a Gaza, che sarà illustrata al gabinetto di guerra dal capo del Mossad David Barnea.
    Lo ha riferito la televisione commerciale Canale 13. Elaborata dopo un recente incontro a Doha fra il premier del Qatar e famiglie degli ostaggi, la proposta includerebbe l’esilio da Gaza per alcuni dirigenti di Hamas, ma il movimento resterebbe attivo nel quadro di un “orizzonte politico” per la Striscia. Tutti gli ostaggi sarebbero rilasciati, ma solo a scaglioni e in parallelo con un ritiro totale di Israele da Gaza.

  13. Al-Jazeera: un altro giornalista ucciso da un attacco di Israele sulla Striscia

    Un giornalista, Ahmed Badir della testata Al-Hadaf, è rimasto ucciso nell’attacco israeliano lanciato a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta Al Jazeera, ricordando che sono oltre 100 i giornalisti palestinesi rimasti uccisi negli oltre tre mesi di guerra nell’enclave palestinese. Secondo fonti locali e sanitarie sentite dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, le forze israeliane hanno colpito oggi un edificio residenziale situato nei pressi dell’ospedale Martiri di Al-Aqsa, causando vittime tra i civili. La Mezzaluna rossa palestinese ha riferito di quattro operatori di ambulanza rimasti uccisi a Deir al-Balah.

  14. Mezzaluna Rossa: 4 morti nel raid di Israele su un'ambulanza a Gaza

    Secondo la Mezzaluna Rossa quattro persone sono rimaste uccise in un attacco israeliano su un’ambulanza a Gaza. Si tratta di quattro paramedici. “Quattro membri degli equipaggi delle ambulanze della Mezzaluna Rossa Palestinese sono stati martirizzati a causa dell’attacco da parte dell’occupazione (Israele) ad un’ambulanza lungo Salah al-Din, all’ingresso di Deir al-Balah”, ha affermato l’organizzazione in un comunicato.

  15. La mappa
  16. Nel 96esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas Hezbollah ha confermato la morte di Ali Hussein Barji, un alto comandante del gruppo libanese, in un attacco nel sud del Paese. Barji è stato considerato la mente di numerosi attacchi con droni contro il nord di Israele. L’attacco ha preso di mira l’automobile su cui si trovava Barji mentre si stava svolgendo il funerale di Wissam Tawil, un altro leader di Hezbollah morto in un raid lanciato da Tel Aviv. Nel frattempo la Casa Bianca, attraverso il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale, John Kirby, ha ribadito che gli Stati Uniti attualmente non sostengono un cessate il fuoco tra Israele e Hamas a Gaza, che nella loro visione agevolerebbe soltanto Hamas.

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