De Benedetti e le oscure profezie in tv: dalla guerra alla crisi, fino alla carestia. Sui social è polemica
L'imprenditore italiano non usa mezzi termini per descrivere gli scenari futuri causati dalla guerra tra Ucraina e Russia
La guerra in Ucraina è destinata a non avere spiragli di pace fin quando una tra Mosca e Kiev non sarà annientata. È di questo avviso Carlo De Benedetti, imprenditore ospite a “Piazza Pulita” su La7, che ha disegnato degli scenari apocalittici nel caso in cui il conflitto armato non cesserà nel breve termine.
De Benedetti e le oscure profezie in tv
Nel corso dell’intervento su La7 a “Piazza Pulita”, Carlo De Benedetti si è detto molto pessimista sul prosieguo della guerra. Secondo l’imprenditore, infatti, le possibilità di arrivare a una pace tra Russia e Ucraina sarebbero ridotte al lumicino, anzi quasi impossibili. Il conflitto, infatti, va avanti da troppe settimane e ormai gli obiettivi dello scontro armato sono ben altri rispetto a quelli iniziali.
De Benedetti ha quindi sottolineato: “Come ho detto penso che la pace è finita, l’ipotesi di giungere a una pace è quasi impossibile. Lessicalmente le guerre finisco sempre con la pace, ma la guerra non verrà interrotta fin quando uno dei due tra Russia e Ucraina non soccomberà”.
Poi ha puntato il dito contro Putin, definito da molti come un dittatore: “È un dittatore sanguinario che deve essere processato per crimini di guerra, Biden ha parlato di genocidio per poter mandare armi senza passare dal Congresso”.
Carestia e crisi, cosa ha detto De Benedetti
L’imprenditore italiano non si è fermato qui e nel corso della trasmissione in onda su La7 ha ipotizzato momenti duri non solo per l’Ucraina. Da Kiev infatti arriva il grano che in buona parte del mondo viene utilizzato nei prodotti alimentari, la guerra e il conseguente stop della produzione non promettono quindi nulla di buono.
“La guerra sarà lunga, se le terre che sono occupate non riescono a piantare il grano perché ci sono i carri armati allora la previsione è che per un anno dopo la fine della guerra non si potrà avviare la coltivazione e la distribuzione del cibo. È una zona del mondo che produce un ottavo delle calorie prodotto sull’intero globo. Non possiamo fare a meno di loro e non possiamo sostituirli con altro” ha spiegato.
Su queste parole si è scatenata poi la polemica sui social, con diversi utenti che hanno criticato De Benedetti: “Vergogna, poche idee e confuse. Non siamo degli idioti”.
“Colpa di Berlusconi se dipendiamo dalla Russia”
Non è mancato, poi, l’attacco diretto a Silvio Berlusconi: “Berlusconi per motivi personali ha legato l’Italia al gas russo. E l’Eni ha fatto politica energetica per sé e non per l’Italia”.
De Benedetti ha aggiunto: “Se si permette a Putin di prendersi metà Ucraina e l’accesso al mare, domani attacca la Finlandia. Non c’è limite. Putin ha grosse difficoltà economiche, la Russia non produce nulla: produce armi e dal sottosuolo gli idrocarburi. L’Europa deve avere il coraggio di tagliare gli idrocarburi”.