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Daniela Ruggi scomparsa a Montefiorino, un testimone l'avrebbe vista: "Era messa male"

Daniela Ruggi sarebbe stata vista da un tabaccaio dopo la sua scomparsa da Montefiorino: "Era messa male, sembrava una barbona", cos'ha detto

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Emergono nuove testimonianze su Daniela Ruggi, la 31enne scomparsa da Montefiorino (Modena). Secondo il tabaccaio della stazione di Modena almeno una volta la donna si sarebbe presentata presso il suo esercizio per comprare delle caramelle. "Era messa male, come una barbona", riferisce il titolare. Un barista, invece, l’avrebbe vista più volte mentre si intratteneva con altri clienti nel suo punto di ristoro.

Un testimone: "Era messa male"

Il tabaccaio della stazione dei treni di Modena ha riferito alle telecamere di Mattino Cinque di aver visto la 31enne "tra fine settembre e i primi di ottobre, non dopo" nel suo negozio. "Mi è rimasta impressa perché molto giovane ed era molto trascurata", racconta l’uomo.

Nel suo esercizio Daniela Ruggi sarebbe entrata per "comprare due caramelle". La giovane era "messa male, molto sciupata", ma soprattutto si presentava "come una barbona".

Dopo aver comprato le caramelle la 31enne si sarebbe allontanata "contenta" del suo acquisto. Daniela Ruggi "era da sola" e "sorridente".

Se ciò fosse accertato, il tabaccaio potrebbe essere stata una delle ultime persone ad aver visto Daniela Ruggi prima della sua scomparsa del 18 settembre 2024.

Un’altra testimonianza: parla un barista

Le telecamere di Mattino Cinque hanno raggiunto un altro commerciante, un barista che lavora sempre presso la stazione di Modena.

L’uomo racconta di aver visto Daniela Ruggi più volte nel corso dell’estate 2024 fino alla prima settimana di settembre, "prima che riaprissero le scuole". Secondo la sua testimonianza la 31enne si presentava "sempre con uno zaino" e "si vedeva che non tornava a casa perché dopo un po’ aveva anche degli odori non gradevoli".

Tuttavia gli altri avventori del bar – per lo più abituali – le avrebbero spesso offerto da mangiare e da bere, arrivando addirittura occasionalmente a sedere insieme a lei ai tavoli. Era davvero Daniela? "Quando ho visto la foto mi sono ricordato subito di lei", risponde il barista.

La scomparsa di Daniela Ruggi

Daniela Ruggi è scomparsa da Montefiorino (Modena) il 18 settembre 2024. La 31enne era stata appena dimessa dall’ospedale dove era stata curata per un’infezione di lieve portata. Daniela viveva in una casa alla fine del centro abitato, un rudere tenuto in uno stato di degrado. Per questo il sindaco Maurizio Paladini l’aveva spesso invitata ad accertare i servizi di assistenza da parte dell’amministrazione, ma la donna aveva sempre respinto tali possibilità.

Da tempo, inoltre, Daniela Ruggi viveva senza riscaldamentosenza corrente elettrica. Dopo la scomparsa, denunciata dallo stesso primo cittadino, diversi sono stati gli avvistamenti tutti da accertare: fra questi quello del coordinatore della mensa di Porta Aperta, che l’avrebbe vista nel mese di ottobre mentre faceva la fila per un pasto caldo.

Il 7 dicembre i carabinieri hanno arrestato Domenico Lanza, noto a Montefiorino come "lo sceriffo" e amico di Daniela Ruggi. In un’intervista rilasciata a Pomeriggio Cinque il 70enne ha mostrato all’inviato due calzini grigi e un paio di slip bianchi della donna. Indumenti, questi, di cui Lanza sarebbe stato in possesso in quanto la 31enne si sarebbe fatta una doccia in casa sua – trovandosi senza acqua calda nella propria abitazione – ma che l’uomo le avrebbe restituito in una prossima occasione.

Tuttavia l’arresto non riguarda la presenza di biancheria intima di Daniela Ruggi, né le indagini sulla scomparsa: dopo il servizio mandato in onda da Pomeriggio Cinque i carabinieri hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione del 70enne e all’interno vi hanno trovato armi non regolarmente detenute. Il reato contestato è quindi quello di possesso abusivo di armi.

Fonte foto: ANSA

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