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Covid, in Italia la variante Delta ha sostituito l'Alfa: i dati

I dati sulla diffusione delle varianti del coronavirus in Italia: la Delta è diventata dominante

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La variante Delta del coronavirus è ormai diventata dominante in Italia e in gran parte dell’Europa, dove sta sostituendo l’Alfa. Lo rivela l’ultimo monitoraggio sulle varianti Covid dell’Ecdc, il centro europeo per il controllo delle malattie.

Stando ai dati della settimana del 12-18 luglio, la variante Delta riguarda l’81% dei nuovi casi individuati in Italia. Dati simili negli altri grandi Paesi europei: in Francia la presenza della Delta è nell’86% dei casi, in Germania al 90%.

La variante Delta (B.1.617 o ‘indiana’) è dunque diventata prevalente in Italia andando a sostituire la Alfa (B.1.1.7 o ‘inglese’), che a sua volta mesi fa aveva soppiantato il ceppo originario del Sars-CoV-2.

Un dato che viene confermato dall’ultima indagine rapida condotta dall’Istituto superiore di sanità e dal ministero della Salute insieme alle Regioni e alla Fondazione Bruno Kessler.

Stando a questa rilevazione, al 20 luglio la prevalenza della Delta era del 94,8%, con valori oscillanti tra le singole regioni tra l’80% e il 100%. Un dato – evidenziano gli esperti – in forte aumento rispetto all’indagine del 22 giugno.

Covid, la variante Delta ha sostituito l’Alfa

I dati dell’Ecdc mostrano come la Delta sia diventata in pochi mesi prevalente rispetto ad altre varianti del coronavirus. Nella settimana 3-9 maggio la Delta era stata sequenziata solo nel 4% delle nuove infezioni monitorate in Italia, mentre la variante Alfa era quella dominante con il 79% dei casi.

A distanza di poco più di due mesi siamo in uno scenario opposto, con la variante Delta responsabile della maggior parte delle nuove infezioni.

“È un fenomeno già visto con altre varianti, quella a maggior trasmissibilità scalza le altre con meno capacità di diffondersi”, ha spiegato a La Stampa Massimo Andreoni, primario di malattie infettive al Policlinico Tor Vergata di Roma.

Lo fece la variante Alpha diversi mesi fa, quando bastarono poche settimane per diventare dominante in Inghilterra e nel resto d’Europa”.

“Lo sta facendo adesso la Delta – spiega – che ha una percentuale di trasmissibilità del 40-60% maggiore rispetto a quella identificata nel Regno Unito. Maggiore è la capacità di trasmissione di una variante, minore è il tempo che le servirà per diffondersi“.

Fonte foto: ANSA
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