Covid, quando ci sarà il nuovo picco dei contagi: la previsione
Secondo il matematico del Cnr Sebastiani il picco dei contagi in Italia dovrebbe esserci tra circa una settimana
Sulla base dei dati sui nuovi casi Covid in Italia contenuti negli ultimi bollettini sull’emergenza coronavirus nel nostro Paese, è possibile formulare un’ipotesi sul periodo in cui si registrerà il picco dei contagi in questa nuova ondata. Secondo il matematico del Cnr Giovanni Sebastiani, le informazioni rilevate preludono a un “arrivo nei prossimi 5-7 giorni del picco di contagi“.
La sua spiegazione riportata da ‘Open’: “Possiamo osservare una frenata della crescita su scala nazionale, con il picco del totale dei positivi che dovrebbe esserci tra circa una settimana. Questo è positivo, ma non deve però far pensare che la pandemia sia finita”.
Vaccini anti Covid in Italia: l’opinione di Sebastiani
A proposito del rallentamento delle somministrazioni dei vaccini anti Covid in Italia, Sebastiani ha poi definito “cruciali” le vaccinazioni sui giovani delle scuole superiori e dell’università.
L’esperto ha aggiunto: “Il problema sono le dosi disponibili: ogni giorno c’è solo lo 0,5 per cento di aumento giornaliero della copertura vaccinale. Stiamo andando a rilento perché non ci sono dosi disponibili per nuove prime inoculazioni. La curva è in crescita da 3 settimane e, considerando il ritardo di una dozzina di giorni, non vediamo una deflessione sul numero di nuovi contagi”.
Secondo Sebastiani, per contrastare efficacemente i contagi, resta “importante mantenere l’incidenza bassa per diminuire il rischio che si sviluppino nuove varianti“.
Per il matematico del Cnr c’è un altro problema: “Il fatto che sotto i 12 anni non ci sono vaccini disponibili è un problema, così come è difficile, ma necessario, contrastare i contagi con i dispositivi di protezione ai bambini”.
La porzione di popolazione che va immunizzata al più presto, secondo Sebastiani, sarebbe quella delle “scuole superiori e dell’università», in modo tale da “non incappare nella situazione dell’anno scorso, dove c’era stato lo sviluppo di una sacca dopo l’estate che si è amplificata con il rientro in aula”.