Ciclista morto investito da un'auto al confine con San Marino: pirata della strada scappa e viene rintracciato
Un ciclista 62enne sammarinese è morto dopo essere stato investito da un'auto pirata in territorio italiano
Un ciclista 62enne è morto al confine tra Italia e San Marino dopo essere stato investito da un’auto. La vittima, dopo diverse ore di agonia, è deceduto al Bufalini di Cesena dove si trovava ricoverato. Il pirata della strada, inizialmente fuggito via dopo l’incidente, è stato rintracciato a San Marino poche ore dopo.
Ciclista investito al confine
A perdere la vita è stato il 62enne sammarinese Stefano Michi. L’uomo è stato travolto nella mattina di giovedì 11 aprile 2024 sulla superstrada di San Marino, ma in territorio italiano.
Secondo quanto si apprende, Michi stava viaggiando in sella alla sua bici quando una vettura lo ha centrato in pieno. Era a poco meno di 100 metri dalla dogana.
L’automobile è scappata, lasciando il 62enne agonizzante sull’asfalto.
Morto dopo ore di agonia
Stefano Michi è stato quindi soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale Bufalini di Cesena.
A nulla, però, sono valse le cure dei medici che lo hanno preso in carico. L’uomo, dopo nove ore di agonia, attorno alle 18 di giovedì 11 aprile è deceduto.
Le accuse per il pirata della strada, quindi, nel giro di poche ore si sono trasformate da omissioni di soccorso a omicidio stradale con l’aggravante dell’omissione di soccorso.
Pirata della strada rintracciato
Come detto, l’automobile che ha investito Michi è scappata subito dopo aver travolto il ciclista. Le forze dell’ordine si sono subito messe a caccia del pirata della strada che solo poche ore dopo è stato rintracciato.
Secondo quanto si apprende, alla guida della vettura c’era un 37enne che dopo il sinistro è arrivato sotto casa e poi si è sentito male dopo aver posteggiato l’automobile. L’uomo è stato trovato seduto in auto privo di sensi ed è stato trasferito in un ospedale a San Marino per le cure del caso.
Al momento le autorità sammarinesi non hanno preso alcun provvedimento, spetterà a quelle italiane chiedere l’identificazione e in caso far scattare la denuncia. L’auto però è stata posta sotto sequestro in quanto “verosimilmente compatibile” con quella dell’incidente. Eventuali misure da parte dell’autorità dovranno essere prese in sede di rogatoria.