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Chiara Ferragni e il cachet di Sanremo promesso a Dire contro la violenza sulle donne: l'annuncio dell'agenzia

Chiara Ferragni aveva promesso il cachet di Sanremo a Dire contro la violenza sulle donne. L'associazione ha pubblicato la conferma del bonifico

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Ogni azione di beneficenza di Chiara Ferragni è finita sotto la lente del pubblico, oltre che di indagine da parte della Guardia di Finanza. Tra queste anche la donazione del cachet del Festival di Sanremo promesso a Dire (D.i.R.e, ovvero Donne in Rete contro la violenza). L’associazione che si occupa della violenza contro le donne ha deciso di rilasciare un comunicato stampa ufficiale per confermare l’avvenuta donazione del cachet di Sanremo da parte di Chiara Ferragni.

Il cachet di Sanremo donato

Lo scorso anno Chiara Ferragni annunciava la volontà di donare l’intero compenso della partecipazione al Festival di Sanremo all’associazione D.i.R.e (Donne in Rete contro la violenza). Oggi l’imprenditrice cerca di far passare l’ondata di indignazione per la vicenda Balocco, ma ogni giorno si aggrava la sua posizione, come l’ennesima contestazione sulla vendita delle bambole Trudi.

Lo scorso anno l’associazione D.i.R.e avrebbe dovuto ricevere l’intera somma del cachet per aiutare le donne che subiscono maltrattamenti o altre forme di violenza di genere.

 Dettaglio del vestito indossato da Chiara Ferragni a Sanremo, sul palco con le attiviste dell’associazione D.i.R.e

La conferma dell’associazione Dire

L’associazione D.i.R.e ha preso le parti di Chiara Ferragni e ha voluto confermare con una nota ufficiale l’arrivo della somma del cachet del Festival di Sanremo, come promesso.

Nella nota stampa si legge che, dopo la pubblicazione di articoli che hanno messo in dubbio l’effettiva donazione, l’erogazione non solo è giunta, ma “è stata destinata allo sviluppo di sportelli lavoro in 16 centri antiviolenza della Rete D.i.R.e”.

Chiara Ferragni è accusata di truffa aggravata

La prova dell’arrivo dei soldi è un bonifico da TBS Crew Srl, in data 12/01/2023, del valore di 150 mila euro. Se questo bastasse come prova dell’errore di comunicazione (come ha detto Chiara Ferragni nel video di scuse) per il caso Balocco non è ancora possibile stabilirlo.

Intanto la Guardia di Finanza ha depositato una relazione sulla vicenda Balocco, con ipotesi di reato truffa e truffa aggravata e non frode in commercio come si credeva all’inizio.

Fonte foto: ANSA

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