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CRONACA NERA

Carabiniere fuori servizio ferma pestaggio a Sondrio di un uomo all'ex fidanzata: preso a pugni anche l'agente

Carabiniere fuori servizio interviene a Sondrio per proteggere una ragazza picchiata dal suo ex: botte anche all'agente

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Botte all’ex fidanzata in un parcheggio. Un carabiniere della forestale fuori servizio nota la scena e interviene per proteggere la ragazza. L’aggressore prima lo minaccia, poi lo prende a calci e pugni. L’episodio si è verificato a Sondrio, in via Mazzini, intorno alla mezzanotte tra venerdì e sabato 20 aprile.

Picchia l’ex fidanzata a Sondrio, carabiniere fuori servizio interviene

Il ragazzo 23enne e di origini marocchine, come riferisce il quotidiano Il Giorno, è stato avvistato dall’agente fuori servizio mentre era addosso alla sua ex rannicchiata a terra.

La giovane, anche lei marocchina e della stessa età dell’aggressore stava ricevendo percosse in un angolo buio del parcheggio di fronte al tribunale di Sondrio.

L’appuntato scelto di 46 anni della Forestale, appena ha visto quanto stava accadendo, non ci ha pensato due volte ed è intervenuto. “Smettila”, ha gridato il militare al marocchino, sperando di incutere timore all’uomo e di far cessare il pestaggio.

Carabiniere picchiato: le minacce e le botte

“Bro, fatti gli affari tuoi o t’ammazzo col coltello”, la minaccia dell’aggressore rivolta all’agente. Il 23enne, secondo quanto ricostruito, si è poi alzato e lo ha colpito con quattro pugni in faccia e due calci.

“Mi ha spaccato il naso – ha spiegato il carabiniere –. Io non ho reagito, le ho prese e basta senza nemmeno provare a difendermi, perché volevo solo fare da scudo alla ragazza per proteggerla”.

Il militare 46enne stava tornando a casa a piedi, quando ad un tratto ha notato il 23enne inginocchiato a cavalcioni sulla ragazza. Ha percepito flebili lamenti di sofferenza. Il 23enne stava tenendo la bocca della vittima tappata con una mano.

“Sosteneva di avere un coltello in tasca e che mi avrebbe sgozzato”, ha raccontato sempre il forestale in forze al Nipaaf di Sondrio, il Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale. L’agente chiede l’anonimato per non mandare all’aria eventuali indagini sotto copertura.

“Avrei tanto voluto reagire per neutralizzarlo – ha aggiunto l’appuntato -, ma mi sono trattenuto perché sapevo che avrei solo peggiorato la situazione e messo di nuovo in pericolo la ragazza”.

L’intervento dei poliziotti

Pochi minuti dopo le aggressioni, sono intervenuti i poliziotti, contattati da alcuni residenti che hanno visto le aggressioni dalle finestre delle palazzine che sorgono attorno al posteggio. Appena ha udito le sirene, il 23enne si è dato alla fuga a piedi.

Sia il carabiniere, sia la giovane, che era sotto shock, sono stati portati in ospedale. L’agente ha riportato la frattura del setto nasale, la prognosi è di 18 giorni.

“Eroe? Non scherziamo, ho agito come è giusto e come dovrebbe comportarsi chiunque, anche chi non porta la divisa come me”, ha concluso il forestale.

Fonte foto: ANSA

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