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Camera ardente in Senato per l'ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: fissata la data dei funerali

Il feretro del Presidente emerito Napolitano è giunto al Senato, scortato dai corazzieri e accolto davanti a palazzo Madama dal picchetto d'onore

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Roberto Vivaldelli

GIORNALISTA

Giornalista professionista esperto di relazioni internazionali e geopolitica, scrive anche di attualità, cultura ed economia. Collaboratore di diverse testate nazionali, ha scritto due libri e curato la pubblicazione in italiano di un saggio del politologo statunitense John J. Mearhseimer.

È giunto al Senato, questa mattina (domenica 24 settembre), il feretro del Presidente emerito Giorgio Napolitano, scortato dai corazzieri. La camera ardente è aperta in Sala Nassiriya.

Camera ardente in Sala Nassirya

Presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente del Senato Ignazio La Russa. Dalle 11 di domenica 24 settembre l’accesso è aperto a tutti fino alle 18 e poi dalle 10 alle 16 di lunedì 25 settembre. Il presidente del Senato ha accolto la moglie Clio, i figli Giulio e Giovanni e i nipoti, lasciando poi la sala. “Un momento tra di loro, in attesa del Capo dello Stato”, ha detto La Russa.

Una corona di fiori del Partito Democratico, il gonfalone della città di Napoli e una corona di girasoli del sindaco di Roma sono i primi omaggi a Napolitano depositati nel cortile d’onore del Senato, di fronte alla camera ardente allestita in sala Nassirya, secondo quanto riferito dall’Adnkronos.

Le esequie di stato

Le esequie di Stato civili del presidente Giorgio Napolitano si terranno martedì 26 settembre, alle 11.30, nell’Aula della Camera dei Deputati – Palazzo Montecitorio.

I funerali saranno trasmessi in diretta televisiva su Rai 1 e su maxi-schermi appositamente predisposti in Piazza del Parlamento.

I ricordi di Veltroni e Renzi

Erano le istituzioni, la bellezza e l’insostituibilità della politica, il rifiuto della demagogia, dell’estremismo, dell’odio come metodo di lotta politica, il cuore delle sue ansie e del suo impegno”. Così l’ex sindaco di Roma Walter Veltroni ricorda il presidente emerito Giorgio Napolitano in un intervento sul Corriere della Sera.

Il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, in compagnia dalla moglie Clio

“Quando fu rieletto, dopo la farsa tragica dei 101 e la paralisi politica che ne conseguì – ricorda – con una voce che passò dalla commozione all’indignazione, pronunciò parole davanti al Parlamento sbandato” in cui “con durezza” c’era “tutto l’amore di Giorgio Napolitano per i suoi valori di riferimento”.

“Ciò che più lo colpì, al termine del discorso – ricorda Veltroni – fu che il Parlamento lo applaudì, commosso, in piedi. Ho ragione di dire che quella scena abbia confermato in lui la coscienza della crisi profonda di un sistema politico che, perduta la via maestra della democrazia dell’alternanza, vagava smarrito alla ricerca di qualcosa che ancora non ha trovato”.

Il leader di Italia Viva ed ex premier, Matteo Renzi, ha ricordato il presidente emerito in un’intervista rilasciata al Quotiziano Nazionale. Il turn-over con Letta, con l’incarico dato da Napolitano, è “un ricordo carico di emozioni incancellabili. Ma anche di dubbi. Oggi tutti raccontano lo stai sereno’, ma in realtà il passaggio fu tutt’altro che scontato” ricorda Renzi.

“Napolitano si convinse gradualmente a darmi l’incarico, ma la verità è che non ero la sua scelta in prima battuta. Tuttavia dal giorno dell’incarico il suo sostegno è stato decisivo”.

Fonte foto: ANSA

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