Cacciari contro Giorgia Meloni per la candidatura alle elezioni Europee: "Come Berlusconi, non ha mezzo nome"
In un’intervista, Massimo Cacciari ha parlato della candidatura di Giorgia Meloni alle elezioni Europee, accostando la premier a Silvio Berlusconi
Nel corso di un’intervista, il filosofo ed ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari si è lanciato all’attacco di Giorgia Meloni e della sua candidatura alle prossime elezioni Europee, definita “un’idea pubblicitaria”, accostando poi il nome della premier a quello di Silvio Berlusconi.
- Massimo Cacciari contro Giorgia Meloni
- Una mossa in “stile Berlusconi”
- La candidatura alle elezioni Europee
Massimo Cacciari contro Giorgia Meloni
Il filosofo, saggista, politico, opinionista televisivo ed ex sindaco di Venezia (per due volte) Massimo Cacciari ha rilasciato un’intervista pubblicata sulle pagine del Fatto Quotidiano, nella quale parla del panorama politico italiano attuale e delle prossime elezioni Europee.
Cacciari, che tra gli anni ’70 e gli ’80 è stato deputato con il Partito Comunista Italiano, e che a cavallo del nuovo millennio è stato anche europarlamentare con il Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori (ELDR), ha condiviso una sua analisi sulle recenti mosse politiche dei leader italiani.
In particolare, Massimo Cacciari si è soffermato sulla scelta di Giorgia Meloni di candidarsi alle Europee chiedendo agli elettori di votarla scrivendo solo il nome “Giorgia” sulla scheda. Una mossa che al filosofo ricorda una vecchia tattica politica.
Una mossa in “stile Berlusconi”
Secondo Cacciari, quella della Meloni è “un’idea pubblicitaria, puro marketing elettorale. Saranno andati da un esperto della comunicazione e magari sarà pure efficace”. Anche perché “siamo in epoca di pura demagogia e populismo”, il che gli ricorda una persona in particola: Silvio Berlusconi.
“Anche lui diceva sempre: ‘vota Silvio’. È una mossa in pieno stile berlusconiano. Non a caso – continua poi Cacciari – c’era un solo precedente di un premier che si è candidato alle elezioni Europee: l’ex leader di Forza Italia”.
Una decisione che, secondo l’ex sindaco, si spiega perché “ora si crede solo che per prender voti occorra la telegenia, il leader forte, il capo. Siamo ancora in piena epoca Berlusconiana”. E Meloni, secondo Cacciari, ne è consapevole, e sfrutta la sua immagine per un “calcolo politico”, in quella che appare come “una presa in giro degli elettori”.
La candidatura alle elezioni Europee
Cacciari parla di “presa in giro” in quanto consapevole che, in caso di elezione, Giorgia Meloni ovviamente non andrà a Bruxelles: “Nel resto d’Europa ci sono gruppi politici specializzati che si candidano per il Parlamento Europeo […] Noi invece ci facciamo sempre del male e trasformiamo tutto in una farsa candidando i leader politici”.
Discorso simile fatto anche per Elly Schlein, che come la Meloni voleva mettere il suo nome nel simbolo ma, a differenza della premier, “si è dovuta rimangiare la scelta perché era ridicola, mentre Meloni ha ancora un suo carisma forte nell’elettorato”.
E difatti, secondo Cacciari, la scelta “di candidarsi e di far scrivere ‘Giorgia’ serve a dare una spinta in più nell’elettorato di destra e di destra-destra. Questo perché Meloni non ha mezzo nome spendibile oltre a lei stessa all’interno del suo partito”.