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Bufera di neve in Val Gardena in Alto Adige, alpinista 57enne muore assiderata nella tempesta

La coppia di alpinisti canadesi è stata sorpresa dalla bufera di neve durante un'escursione in Val Gardena: morta la donna, compagno tratto in salvo

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Un’improvvisa bufera di neve in Val Gardena, nell’Alto Adige, è costata la vita a una donna canadese di 57 anni, morta assiderata durante un’escursione. Le operazioni di soccorso sono state complicate dalla scarsa visibilità e dalla tormenta di neve imprevista: la donna era sull’Alta Via delle Dolomiti insieme al compagno, a sua volta finito in ipotermia ma tratto in salvo dai soccorritori.

Morta una donna in Val Gardena per la bufera di neve

La violenta bufera di neve ha investito l’Alto Adige giovedì 12 settembre. La donna 57enne, insieme al suo compagno di 56 anni, stava percorrendo il tratto del sentiero compreso tra il rifugio Genova e il rifugio Puez, in Val Gardena.

È probabile che la tempesta abbia portato la coppia a smarrirsi lungo il percorso. L’allarme è stato dato intorno alle 20:45, ma le pessime condizioni atmosferiche hanno impedito l’arrivo degli elicotteri.


I soccorsi aerei sono stati impossibilitati dalle condizioni atmosferiche avverse

A quel punto, una squadra di soccorso alpino e il gestore del rifugio Puez, accompagnato da una guida alpina in formazione, sono partiti a piedi. Purtroppo, quando hanno raggiunto la coppia, la donna era incosciente e, nonostante i tentativi di soccorso, non si è potuto evitare la tragedia.

L’escursione della coppia nell’Alta Via

I due canadesi, di 57 e 56 anni, stavano affrontando l’impegnativa Alta Via 2 delle Dolomiti, un percorso in alta quota destinato agli escursionisti esperti.

Questo itinerario, suddiviso in tappe da rifugio a rifugio, parte da Bressanone e arriva fino a Feltre, richiedendo notevoli abilità tecniche. Normalmente, i 15 chilometri con 850 metri di dislivello, comprensivi di un breve tratto attrezzato, si coprono in circa sei ore in buone condizioni climatiche.

Tuttavia giovedì il maltempo ha complicato tutto: alle 20 la coppia non era ancora arrivata a destinazione. Mancavano due chilometri al termine del percorso, ma il buio e la tormenta di neve aveva disorientato i due escursionisti.

I soccorsi nonostante la bufera: salvo il compagno

Partiti dalla Vallunga, gli uomini del Soccorso alpino hanno affrontato condizioni estreme: buio fitto, vento che soffiava a oltre 50 km/h e una tempesta di neve. Arrivati sul luogo, hanno trovato la donna ormai priva di vita, nonostante gli sforzi del gestore del rifugio Puez e della sua guida per rianimarla.

Per trascorrere la notte, è stata montata una tenda da spedizione, dove l’uomo, avvolto in coperte, ha trovato riparo insieme ai due soccorritori. Al mattino, l’escursionista è stato trasportato in ospedale in ipotermia, ma non in pericolo di vita.

Denis Costa, gestore del rifugio Puez, ha poi lanciato un appello sui social, in italiano e inglese, esortando a non avventurarsi verso il rifugio in condizioni meteorologiche avverse.

Fonte foto: ANSA

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