Berlusconi su Putin, guerra e aiuti militari: previsione del leader di Forza Italia sulla durata del conflitto
Il leader di Forza Italia è intervenuto a sorpresa alla convention a Treviglio criticando Biden e gli aiuti militari
Visita a sorpresa e parole altrettanto inaspettate quelle pronunciate sul conflitto in Ucraina da Silvio Berlusconi durante la Convention di Forza Italia a Treviglio. “Siamo in guerra anche noi, perché gli mandiamo le armi…” ha detto il Cavaliere davanti alle circa 4-5 mila persone presenti alla kermesse organizzata in provincia di Bergamo dal deputato ed ex assessore lombardo Alessandro Sorte. Un intervento nel quale l’ex presidente del Consiglio è sembrato essere più morbido su Vladimir Putin rispetto alla posizione del governo di cui fa parte con Fi e sicuramente più critico nei confronti degli alleati e scettico sull’invio delle armi all’Ucraina.
Berlusconi critica Biden e gli aiuti militari in Ucraina: cosa ha detto
”Io temo che questa guerra continuerà. Siamo in guerra anche noi perché mandiamo le armi in Ucraina. Adesso mi hanno detto che manderanno anche carri armati e cannoni pesanti… Lasciamo perdere...” ha detto Berlusconi.
”Tutto questo cosa significa?”, si è chiesto il Cavaliere di fronte alla platea alla convention del suo partito, ”significa che avremo dei forti ritorni delle sanzioni che abbiamo fatto alla Russia sulla nostra economia. Già si è fermato lo sviluppo, avremo una diminuzione del nostro Prodotto interno lordo…”.
Berlusconi su Putin: sorpresa per le parole alla convention Fi
”Signori, è terribile! – ha scandito – Non abbiamo leader nel mondo, non abbiamo leader in Europa.”
“Un leader mondiale che doveva avvicinare Putin al tavolo della mediazione gli ha dato del criminale di guerra, gli ha dato dei titoli incredibili e ha detto che doveva andare via dal governo russo e andare in galera” ha detto Berlusconi senza citare nessuno dei capi di Stato dei Paesi alleati, ma riferendosi molto probabilmente al presidente Usa, Joe Biden, che ha chiamato Putin “macellaio” e “criminale di guerra”.
“Un altro, il segretario della Nato Stoltenberg, ha detto che l’Ucraina mai più sarà insieme alla Russia… Capite che con queste premesse il signor Putin è ben lontano dal sedersi a un tavolo. E allora? Allora temo che questa guerra continuerà….” è il parere di Silvio Berlusconi.
Parole che certamente si discostano dalla posizione assunta dal suo partito nella maggioranza, in linea con le decisioni del governo Draghi.
Per diverso tempo dopo l’inizio del conflitto in Ucraina Silvio Berlusconi ha evitato di commentare la guerra, salvo poi schierarsi contro l’ex amico Vladimir Putin del quale si è detto “profondamente deluso”.