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Base jumper si lancia ad Abbadia Lariana e si schianta sulle rocce, tuta alare non si apre: morto 33enne

La vittima recuperata in un boschetto di Abbadia Lariana è un base jumper 33enne. La sua tuta alare non si è aperta correttamente

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Un base jumper di 33 anni è morto ad Abbadia Lariana, in provincia di Lecco, lanciandosi dalla parete Forcellino a 1.280 metri d’altezza. Secondo la ricostruzione, l’uomo avrebbe avuto problemi con lo spiegamento delle ali della tuta alare. Il corpo è stato ritrovato a valle, nei boschi sotto la zona di lancio.

Morto base Jumper

La tragedia è avvenuta martedì 10 settembre attorno alle 13:00. Lo sportivo estremo si trovava sulla parete Forcellino insieme a un gruppo di altre 4 o 5 persone, che hanno dato l’allarme.

Il posto è stato raggiunto dal soccorso alpino della XIX Delegazione lariana, dai carabinieri di Lecco e dai vigili del fuoco. Mobilitato anche l’elisoccorso. Il cadavere è infine stato trovato dopo alcune ore di ricerche.

Il dramma è avvenuto nel territorio di Abbadia Lariana, comune di circa 3.200 abitanti in provincia di Lecco.

Seconda tragedia nella stessa zona

A febbraio 2024 la stessa zona era stata teatro di una tragedia fotocopia: il gallaratese Alessandro Fiorino, classe 1961, si era lanciato con la tuta alare dallo stesso punto, perdendo la vita.

Altri casi recenti

Come già avvenuto in passato, anche nel 2024 il mondo dei lanci in tuta alare è stato funestato da una serie di tragedie.

A inizio settembre a Belluno un base jumper è morto dopo essersi lanciato con la tuta alare nei pressi del monte Civetta. Aveva 33 anni ed era inglese.

Ad agosto si sono verificate due tragedie identiche: un base jumper di 41 anni è morto dopo lo schianto in tuta alare alle pendici del Monte Civetta, sulle Dolomiti, nel Bellunese; e in Val Badia un altro sportivo di 36 anni è morto dopo essersi lanciato dal Piz da Lech.

Ad aprile a morire è stata una donna, una base jumper canadese di 41 anni. La sportiva si era lanciata dal Becco dell’Aquila, poi durante il volo si è schiantata contro una parete del monte Brento in valle del Sarca. Secondo la ricostruzione avrebbe aperto la vela con troppo anticipo, perdendo il controllo e andando a sbattere violentemente contro la roccia.

Fonte foto: IPA

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