Base jumper muore sul monte Brento in provincia di Trento: si schianta sulle rocce e rimane incastrata
La base jumper canadese potrebbe avere aperto il paracadute troppo presto. Questo potrebbe averla portata a sbattere con violenza contro le pareti rocciose
Una base jumper canadese di 41 anni è morta schiantandosi su una parete del monte Brento in valle del Sarca. La donna si era lanciata dal Becco dell’Aquila. Secondo la ricostruzione avrebbe aperto la vela con troppo anticipo, perdendo il controllo e andando a sbattere violentemente contro la roccia.
Base jumper morta sul monte Brento
La tragedia si è verificata nella prima mattinata di sabato 6 aprile. L’urto è avvenuto poche centinaia di metri dopo il lancio. Dopo lo schianto, la base jumper è rimasta incastrata fra le pareti rocciose, cosa che ha reso estremamente complicate le manovre di recupero.
La centrale operativa del numero unico per le emergenze ha registrato la chiamata attorno alle 7:40. Immediata la richiesta di intervento all’elisoccorso.
Il cerchio rosso indica la zona della tragedia.
Il posto è stato raggiunto anche dagli operatori della stazione Riva del Garda e Trento Monte Bondone del soccorso alpino e speleologico trentino.
Lunghe operazioni di soccorso
Il corpo della donna si trovava in una posizione tale che l’elicottero è stato costretto a calare 6 operatori con il verricello. Gli operatori si sono poi fatti strada avanzando sulla roccia per circa 60 metri di parete.
Attorno alle 14:30 circa i soccorritori hanno raggiunto la sportiva ormai priva di vita. Non è possibile dire se la donna sia morta sul colpo o meno.
Ottenuto il via libera alla rimozione della salma da parte dei carabinieri di Riva del Garda, si è proceduto a calare il corpo per predisporlo per il trasporto via elisoccorso. Le difficilissime manovre di recupero si sono concluse attorno alle 18:00.
I precedenti
Quella del 6 aprile 2024 è purtroppo una tragedia che sa di già visto: sono diversi gli sportivi estremi morti in Italia negli ultimi anni.
Nel settembre del 2023 un uomo morì e un altro rimase gravemente ferito dopo una caduta col parapendio in val Ridanna in Alto Adige. Solo pochi giorni dopo un uomo morì con la tuta alare dopo un lancio dalla conca di Bolzano. Nel giugno dello stesso anno uno sportivo estremo di 58 anni perse la vita precipitando in Val Trementina in Trentino-Alto Adige.
Nel giugno del 2022 un base jumper americano con tuta alare morì in Trentino sul Monte Brento: il suo paracadute non si aprì.
Nell’agosto del 2021 un uomo di 46 anni è morì nel Bellunese schiantandosi in un canalone.
Nel gennaio del 2020 a Caltanissetta un 25enne di Parma ebbe un incidente mortale lanciandosi dal viadotto San Giuliano. Per qualche motivo il paracadute non si aprì.