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Bambino lasciato senza pranzo in una scuola di Sulmona per un debito di 9 euro: la spiegazione del Comune

Il comunicato del Comune di Sulmona sul caso del bambino lasciato "senza cibo" in una scuola per un debito inferiore a 9 euro: cosa è successo

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Il caso del bambino lasciato “senza cibo” in una scuola di Sulmona per un debito di 9 euro ha fatto molto discutere, tanto da rendere necessario un intervento ufficiale del Comune.

Bimbo lasciato “senza cibo” a scuola: cosa è successo a Sulmona

Stando a quanto riportato da Il Messaggero, per un debito inferiore ai 9 euro (8 euro e 97 centesimi), un bambino di 4 anni sarebbe stato lasciato “senza pasto” a mensa in una scuola di Sulmona. Il bimbo si sarebbe messo a piangere e, alla fine, grazie agli avanzi delle porzioni dei suoi compagni, gli sarebbe stata data una mezza porzione di gnocchi, senza secondo.

Il padre del bambino, che è stato chiamato all’ora di pranzo affinché andasse a prendere il figlio a scuola, ha riferito che il messaggio di credito esaurito sulla piattaforma che gestisce menu e pagamenti della mensa non gli sarebbe arrivato.

Il caso del bambino lasciato “senza cibo” ha scosso la tranquillità della cittadina di Sulmona.

La polemica politica a Sulmona

La consigliera di opposizione Teresa Nannarone ha dichiarato: “Non conosco la famiglia e non so le ragioni del mancato pagamento del ticket, ma non credo possano esserci ragioni per negare a un bimbo un pasto“.

Ancora Nannarone: “Forse quei genitori, come tanti altri alle prese con le corse quotidiane, si sono dimenticati di ricaricare il credito sul portale del Comune, e può capitare, ma se altri non avessero momentaneamente soldi per situazioni imprevedibili, e quindi non potessero ricaricare il credito anche se per qualche euro, sarebbe normale lasciare un bambino senza cibo?”.

La nota del Comune di Sulmona

Nella giornata di martedì 12 novembre, il Comune di Sulmona, in provincia de L’Aquila, ha diffuso una nota per fare “chiarezza” sulle “ragioni che hanno prodotto il verificarsi di un tale increscioso episodio“.

Nel comunicato si legge: “Il carattere del servizio mensa, che è servizio di prestazione a domanda individuale, richiede l’iscrizione degli alunni a un apposito portale denominato Ristocloud, attraverso il quale i genitori possono controllare in tempo reale eventuali morosità. Il sistema, anche al fine di evitare spreco di cibo, informa il gestore sul numero dei pasti da erogare, considerando le assenze e ovviamente il numero dei bambini che hanno diritto al servizio. Nel caso il credito sia in fase di esaurimento il sistema informa i genitori con un sms”.

La nota del Comune di Sulmona prosegue così: “Questa Amministrazione ha ricordato, con due diversi comunicati, la necessità di un controllo rigoroso del proprio credito, con avvisi emanati il 17 e 23 Ottobre scorsi, nei quali si richiama la responsabilità dei genitori nei confronti dei servizi che garantiscono il benessere dei bambini. Si ricorda inoltre che, nel caso specifico, nei giorni 7 e 8 Novembre il pasto è stato regolarmente somministrato, nonostante il sistema segnalasse una morosità, così come la consumazione di un primo piatto è stata garantita il lunedì successivo 11 Novembre, come confermato dagli operatori scolastici”.

Fonte foto: iStock

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