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CRONACA NERA

Avviso di garanzia al pilota delle Frecce Tricolori dopo l'incidente: dalle chat spunta audio sul bird strike

Il pilota a bordo del velivolo delle Frecce Tricolori che si è schiantato nel Torinese ha ricevuto un avviso di garanzia. Intanto spunta un audio

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

“Più che moderate, era severe”, queste le parole che si possono sentire in un audio attribuito ad una chat fra piloti militari, scambiato a seguito del disastroso incidente del 16 settembre, quando l’Aermacchi MB339 delle Frecce Tricolori si è schiantato a San Francesco al Campo e i detriti in volo dopo l’impatto hanno ucciso una bambina di 5 anni. Ora il pilota a bordo del velivolo ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Ivrea.

Frecce Tricolori, pilota indagato dopo l’incidente

Come riporta una nota diffusa dall”Ansa’, il pilota che è riuscito a mettersi in salvo prima dello schianto del velivolo delle Frecce Tricolori è ora indagato.

La Procura di Ivrea, infatti, gli ha notificato un avviso di garanzia.

Il pilota a bordo della Freccia Tricolore che si è schiantata nel Torinese ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Ivrea. Intanto spuntano gli audio da una chat di militari

Come precisa ‘Ansa’, tuttavia, l’avviso non sarebbe legato ad alcuna responsabilità né ad accuse specifiche.

Si tratta, piuttosto, di un provvedimento necessario per procedere con i dovuti accertamenti tecnici.

La notifica fa riferimento ai reati di disastroomicidio in forma colposa, necessari per avviare le indagini e ricostruire le dinamiche del disastro.

Nel frattempo al militare è stato assegnato un avvocato d’ufficio e, secondo le prime indiscrezioni, il pilota potrebbe essere difeso dall’Avvocatura dello Stato.

Gli audio della chat dei militari e l’ipotesi bird strike

Nella ricostruzione della vicenda sono spuntati degli audio che i commilitoni del pilota avrebbero scambiato su una chat tra militari poco dopo lo schianto.

Prima di riportarne il contenuto, va detto che la procuratrice capo di Ivrea Gabriella Viglione ha specificato a ‘Fanpage’ che l’audio non sarebbe ancora agli atti in quanto non è nota la sua origine né è confermato che si tratti di una conversazione autentica.

L’acquisizione degli elementi utili per ricostruire la vicenda – dati tecnici, scatola nera – è ancora in corso.

Dagli audio arrivano queste comunicazioni: “Pony 4 è caduto. Gli avevano dato uno status per bird strike più che moderate, era severe“.

Va specificato che per “bird strike” si intende proprio l’impatto del velivolo con uno stormo di uccelli. Per questo si parla di ‘moderate’ e ‘severe’: si tratta dei gradi di pericolosità assegnati a seconda della presenza di volatili sul sito interessato all’operazone. ‘Low’ è il livello di rischio più basso, ‘moderate’ quello medio e ‘severe’, infine, il più elevato.

Quindi gli audio scambiati dopo lo schianto dicono: “In decollo ha fatto un bird strike bruttissimo, ha preso un sacco di uccelli, gli avevano dato per status severe. Sono decollati con tutti quegli uccelli lì, un disastro“.

Infine: “Ha impattato, ha preso dentro gli uccelli e ha crashato. Si è lanciato bassissimo”.

Per il momento non è possibile stabilire a chi appartengano le voci di quegli audio scambiati tra militari.

La morte della piccola

Per i genitori della piccola di 5 anni morta a seguito dello schianto non c’è pace.

L’intera famiglia stava rientrando a casa quando è stata raggiunta dalla tragedia. Nonostante i disperati tentativi di tenere i figli al sicuro, la piccola non ce l’ha fatta.

Un testimone riferisce: “Non potevamo fare niente, c’erano fiamme dappertutto. Dalla pista i vigili del fuoco cercavano di buttare acqua da questa parte, oltre la recinzione, ma non c’è stato niente da fare”.

Fonte foto: ANSA

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