Incidente Frecce Tricolori e morte della piccola Laura: genitori disperati, parla un testimone
I genitori di Laura sono sotto choc. Parla un testimone che ha assistito alla tragedia
Disperazione, dolore e lacrime. Una famiglia distrutta. La piccola Laura, 5 anni, non c’è più. Una giovanissima vita spentasi nelle fiamme, a causa del tragico schianto del velivolo delle Frecce Tricolori.
- Il padre della vittima: "Ho sentito un grande botto"
- Il testimone: "I genitori non potevano fare nulla"
- Dall'ospedale: "I genitori sono sotto choc"
Il padre della vittima: “Ho sentito un grande botto”
Paolo Origliasso, 49 anni, e la moglie Veronica Vernetto, 41, non si danno pace. Hanno tentato in tutti i modi di salvare la figlia, ma le fiamme sono state troppo rapide e l’hanno inghiottita.
Pezzi dell’aereo precipitato hanno investito la Ford Fiesta della famiglia Origliasso-Vernetto, provocando la tragedia. “Ho sentito un grande botto”, ha ripetuto Paolo, sotto choc, ai sanitari che lo hanno soccorso.
Tutta la famiglia stava tornando a casa, a San Francesco al Campo, proprio dietro la pista dell’aeroporto di Caselle, quando è stata colpita.
Nell’inferno dell’incendio, madre e padre hanno subito cercato di mettere al riparo i figli. Quello di 12 anni è riuscito a salvarsi e ora è ricoverato in rianimazione all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino (ha ustioni di secondo grado sul 15 per cento del corpo, ma fortunatamente non avrebbe subito lesioni importanti). Laura, invece, non ce l’ha fatta.
Il testimone: “I genitori non potevano fare nulla”
“Erano disperati perché non sono riusciti a tirare fuori la bambina“, ha spiegato un testimone che ha visto la scena da casa sua sul bordo dello stradone provinciale che costeggia la pista di Caselle.
“Non potevamo fare niente, c’erano fiamme dappertutto. Dalla pista i vigili del fuoco cercavano di buttare acqua da questa parte, oltre la recinzione – ha aggiunto il testimone – ma non c’è stato niente da fare”.
Paolo e Veronica, nel tentare di salvare la figlia, hanno entrambi riportato ustioni rispettivamente sul 4 e sul 13 per cento del corpo.
I due coniugi ora si trovano al Cto di Torino. Lei è una maestra di matematica e scienze in una scuola elementare; lui è un dipendente in una fabbrica metalmeccanica.
Dall’ospedale: “I genitori sono sotto choc”
“I genitori sono sotto choc, hanno solo detto di avere udito un grosso rumore e nient’altro”, ha dichiarato il direttore generale della Città della Salute di Torino, Giovanni La Valle, dopo averli incontrati.
“Dal punto di vista medico la loro situazione è sotto controllo. Ora la nostra psicologa li prenderà in carico”, ha concluso La Valle, intercettato dal Corriere della Sera.