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Amadeus difende i La Sad a Sanremo 2024: "Pregiudizi, ascoltateli". Il Codacons attacca il conduttore

Il conduttore di Sanremo 2024 in un video ha difeso la scelta di inserire tra i big il gruppo La Sad: duro attacco del Codacons contro i loro testi

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Si sente già aria di Sanremo grazie alle prime polemiche degli ultimi giorni, scaturite dopo l’annuncio dei big scelti da Amadeus per l’edizione del 2024. Nel mirino è finito soprattutto il gruppo La Sad, accusato di sessismo e violenza di genere per i loro testi. Il conduttore ha rotto il silenzio per difenderli, ma ha attirato ulteriori critiche dal Codacons.

Amadeus difende i La Sad con un video: “Ascoltate la canzone”

Non ci è voluto molto prima che l’annuncio dei big in gara a Sanremo 2024 si trasformasse in polemica. Accade puntualmente ogni anno e questa volta il pretesto lo ha fornito il gruppo La Sad, contro i quali si è scagliato persino il Ministro dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini.

Amadeus invece non la pensa così e dopo la richiesta avanzata dal Codacons e dall’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi di escluderli, con un video ha preso le loro difese: “Sono andato a vedere sul vocabolario la parola pregiudizio: ‘opinione preconcetta capace di far assumere atteggiamenti ingiusti'” ha esordito.

Amadeus a Domenica In per la presentazione dei cantanti in gara dell’edizione 2024

Poi ha anche aggiunto : “Non amo le persone che hanno un pregiudizio verso qualcuno o qualcosa. Prima si ascolta la canzone, si legge il libro, si guarda il film o un programma televisivo e poi si esprime un parere o si giudica. Non prima. È sbagliato avere un pregiudizio“.

La replica del Codacons: “Contro la violenza solo a parole”

Una prima reazione al video di Amadeus è già arrivata. Il presidente della controversa associazione per i consumatori Codacons, Carlo Rienzi, tramite una nota ha replicato duramente alla difesa dei La Sad da parte di Amadeus, sostenendo si tratti di una dichiarazione ipocrita.

“Non può non definirsi ipocrisia l’atteggiamento di chi a parole si schiera contro la violenza sulle donne, ma poi coi fatti premia invitandoli a Sanremo artisti i cui brani contengono frasi umilianti e offensive verso le donne, e testi che possono rappresentare una incitazione alla violenza” è l’accusa di Rienzi. Nel mirino ci sono infatti alcuni testi del gruppo: “Ma tu sei peggio della coca, sei una t***a”, cantano in ‘Sto nella Sad’. E ancora: “Ti scope*ei solo per strapparti il cuore”, dicono in ‘Psycho Girl’.

Se da un lato è vero che non si giudica una canzone prima di averla ascoltata, prosegue la nota, “dall’altro è altrettanto vero che si può e si deve giudicare prima un cantante se già se ne conoscono i brani e le violenze verbali verso le donne”. Quindi un paragone estremo: “Seguendo l’assurdo ragionamento di Amadeus, anche un mafioso che ha ordinato stragi potrebbe partecipare a Sanremo, purché presenti una bella canzone e attiri visibilità sulla kermesse”.

Rienzi pretende poi le scuse di Amadeus verso le donne, esortandolo poi ad invitare il padre di Giulia Cecchettin affinché mandi un messaggio ai giovani sulla violenza e “contro artisti come La Sad, Fedez, Emis Killa e altri che infarciscono le proprie canzoni con testi vergognosi contro le donne”.

Chi sono i La Sad, tra i big del prossimo festival di Sanremo

Tra i 27 big in gara al prossimo Sanremo ci sono i La Sad, trio-emo-trap nato a Milano nel 2020.  Capelli blu, verdi e rosa e tatuaggi a volontà, il trio è formato da Theo (Matteo Botticini, bresciano, 36 anni), Plant (Francesco Clemente, 23enne barese) e Fiks (Enrico Fonte, veneziano di 33 anni).

Il gruppo non è particolarmente noto al grande pubblico: 302 mila ascoltatori mensili su Spotify e un solo brano disco d’oroToxic, contenuto nel loro album d’esordio.

Fonte foto: ANSA - IPA

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