Aggressione al liceo Michelangiolo di Firenze, è polemica per il silenzio di Meloni. Protesta degli studenti
Gli aggressori sono stati identificati come appartenenti ad Azione studentesca, movimento giovanile legato a Fratelli d'Italia
L’aggressione squadrista subita da alcuni studenti del liceo classico Michelangiolo di Firenze entra nel dibattito politico. Le forze di opposizione contestano il silenzio sul fatto mantenuto finora dal governo e dalla premier Giorgia Meloni.
L’aggressione al liceo Michelangiolo
Le polemiche politiche vertono sulle modalità dell’aggressione e l’appartenenza dei giovani coinvolti. I sei aggressori, identificati dalla Digos, fanno tutti parte di Azione studentesca, movimento giovanile legato a Fratelli d’Italia. Si tratta di tre maggiorenni e tre minorenni, tutti estranei al liceo Michelangiolo.
Secondo quanto ricostruito, tutto sarebbe partito da un volantinaggio davanti alla scuola da parte dei giovani di Azione studentesca che avrebbe portato a una discussione con due studenti del liceo appartenenti ad un collettivo antifascista.
Dalle parole si sarebbe poi passati ai fatti, come mostrano alcuni video dell’aggressione ripresa dagli smartphone di alcuni presenti. Sono in corso le indagini per capire se si sia trattato o meno di un attacco premeditato.
Polemiche per il silenzio di Meloni
“Un rave ha provocato un putiferio e una normativa di urgenza da parte del Governo Meloni. Governo che mantiene il silenzio sull’inaccettabile pestaggio squadrista avvenuto davanti al liceo Michelangelo di Firenze. Silenzio che se continua si fa complice”. Così su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta attacca il governo per il silenzio sulla vicenda.
“Meloni non ha trovato un secondo per condannare l’azione squadrista di fascisti legati al suo partito. Matteo Salvini ha commentato Fedez e Mario Giordano; ministro dell’Interno non pervenuto”, aggiunge il deputato Pd Marco Furfaro.
Sulla stessa linea il leader di Italia Viva Matteo Renzi, che nella sua e-news attacca: “A distanza di 48 ore rimane una domanda esistenziale. Perché la stessa destra che interviene su tutto, da Peppa Pig alla scaletta di Sanremo, non ha sentito il bisogno di condannare senza se e senza ma quello che è avvenuto?”.
“Attendo con pazienza – continua Renzi – che esca l’agenzia di Giorgia Meloni o un suo delegato con la seguente frase: condanno la violenza dei ragazzi di Azione Studentesca e mi impegno a espellere dai movimenti giovanili di destra chi usa le mani anziché il cervello. Troppo difficile?”.
Federico Mollicone di Fratelli d’Italia parla invece solo di una rissa tra due gruppi e afferma che un nuovo video apparso sul Giornale smentirebbe l’aggressione. Filmato che mostrerebbe alcuni ragazzi che strappano i volantini di Azione studentesca prima del pestaggio: circostanza che non diminuirebbe quanto accaduto in seguito.
“Quello che è avvenuto a Firenze al liceo Michelangiolo è gravissimo e non può essere derubricato a rissa”, afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni.
La protesta degli studenti
Intanto lunedì mattina, prima dell’inizio delle lezioni, c’è stata una manifestazione degli studenti del liceo Michelangiolo e del liceo Castelnuovo davanti alla scuola in via della Colonna.
Come riporta il Corriere della Sera, centinaia di studenti, ma anche numerosi genitori, hanno manifestato per denunciare l’aggressione di sabato scorso, intonando il coro “Firenze è solo antifascista”.
Una volta entrati a scuola, gli studenti hanno poi chiesto e ottenuto la possibilità di fare un’assemblea straordinaria. È stato chiesto anche un consiglio straordinario di istituto che dovrebbe tenersi sabato prossimo.
Mentre per domani pomeriggio è previsto un corteo degli studenti ai giardini di viale Malta, vicino alla sede fiorentina di Azione Studentesca.