Affiora un cadavere dal Po a Bastida Pancarana, in provincia di Pavia: sarebbe Mauro Mangiarotti
Alcuni pescatori hanno trovato un cadavere nel Po: potrebbe trattarsi di un 51enne scomparso da una settimana
Macabro ritrovamento nel Po. A Bastida Pancarana, provincia di Pavia, alcuni pescatori hanno scorto il cadavere di un uomo. Secondo gli accertamenti delle autorità, si tratterebbe di Mauro Mangiarotti, scomparso circa una settimana fa.
La scomparsa di Mauro Mangiarotti
Domenica 16 luglio, Mauro Mangiarotti, un uomo di 51 anni originario di Silvano Pietra, in provincia di Pavia, stava facendo il bagno nel Po dopo una grigliata con gli amici nei pressi del comune di Corana.
Nella zona, come su tutto il resto del corso del fiume che attraversa il Nord Italia, vige il divieto di balneazione. Anche se all’apparenza la corrente non è molto forte, il fondale irregolare rende pericolosissimo fare il bagno.
Subito dopo la scomparsa sono stati allertati i soccorsi e i vigili del fuoco hanno cominciato le ricerche con i sommozzatori e con l’ausilio di un elicottero, ma senza esito. Almeno fino a oggi.
Il ritrovamento del cadavere
Nella giornata di ieri sabato 22 luglio, dopo una settimana dalla scomparsa di Mangiarotti, alcuni pescatori di Bastida Pancarana, sempre in provincia di Pavia a valle del luogo della scomparsa dell’uomo, hanno avvistato un cadavere.
Quattro squadre dei vigili del fuoco sono state impegnate nel recupero del corpo, che si era incastrato in alcuni rami secchi che galleggiavano a pelo dell’acqua, sulla riva destra del fiume.
Le operazioni sono andate avanti fino alle 22:00, rese complicate dalla corrente che nel punto del ritrovamento, un’ansa particolarmente stretta, era molto forte. I soccorritori hanno dovuto utilizzare un gommone da rafting per raggiungere il luogo in cui si trovava il cadavere.
Il riconoscimento
L’identità del corpo ritrovato nel fiume Po è ancora un’ipotesi. La lunga permanenza in acqua ha infatti reso impossibile il riconoscimento immediato, ma alcuni elementi possono far supporre che si tratti di Mauro Mangiarotti.
Il primo è proprio lo stato del corpo, che combacerebbe con la settimana che avrebbe dovuto trascorrere in acqua. Il secondo invece sono i pantaloncini trovati sul cadavere, che corrisponderebbero a quelli descritti dagli amici che avevano visto l’uomo l’ultima volta prima che scomparisse nel fiume.