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Zelensky cambia la data del Natale in Ucraina: sarà il 25 dicembre, addio al calendario ortodosso della Russia

Il presidente Zelensky ha ufficialmente cambiato la data del Natale in Ucraina: da adesso sarà il 25 dicembre. I motivi dietro alla scelta

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Cambia la data del Natale in Ucraina: la decisione è stata presa dalle autorità ucraine e dal presidente Zelensky. Dietro alla scelta c’è chiaramente la situazione della guerra con la Russia: con questo gesto simbolico, l’Ucraina si smarca ancor di più dalle tradizioni del Paese invasore.

Cambia la data del Natale in Ucraina: Zelensky ha firmato

Stando a quanto riportato da media di Kiev come l’agenzia Unian, l’Ucraina nel 2023 festeggerà due Natali. Il primo è stato lo scorso 7 gennaio, secondo la tradizione cristiano ortodossa, mentre il secondo è quello appena istituito con una nuova legge.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato i documenti che spostano ufficialmente la festività del Natale al 25 dicembre, in linea con il cristianesimo cattolico. La scelta è stata presa per mandare un segnale di precisa rottura con la Chiesa ortodossa russa.

“La lotta per la propria identità contribuisce al desiderio di ogni ucraino di vivere la propria vita con le proprie tradizioni e festività” sono le parole riportate in una nota resa disponibile sul sito web del Parlamento ucraino. La legge, quindi, vuole “abbandonare l’eredità russa di imporre le celebrazioni natalizie il 7 gennaio”.

Perché il Natale ortodosso si festeggia il 7 gennaio

In Ucraina il cristianesimo è la principale religione, seguita dall’85% della popolazione secondo stime del 2015 dell’Association of Religion Data Archives. La maggior parte di questa percentuale è composta da fedeli ortodossi – la cui Chiesa è la seconda cristiana più grande del mondo.

I suoi 220 milioni di seguaci festeggiano il Natale il 7 gennaio perché seguono il calendario giuliano e non quello gregoriano introdotto nel 1582. Allora, il pontefice Gregorio XIII decise di modificare l’ordinamento di Giulio Cesare cancellando i giorni tra il 5 e il 14 ottobre di quell’anno.

Vladimir Putin durante le celebrazioni del Natale ortodosso, a gennaio 2023

Per questo motivo, il 25 dicembre secondo il calendario in uso per esempio anche in Italia è in realtà il 7 gennaio per la Chiesa Ortodossa. Alcuni Paesi, tuttavia, hanno preferito adattarsi al cambiamento – come avviene in Grecia, ad esempio.

Le ultime di oggi sulla Guerra in Ucraina

La legge firmata da Zelensky guarda già avanti e dice molto delle volontà ucraine di affrancarsi totalmente dalla Russia, mentre sul fronte del conflitto qualsiasi spiraglio di pace sembra ancora molto lontano.

Ogni giorno si verificano nuove offensive e esplosioni sono state registrate oggi vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Sono state registrate dagli osservatori della missione dell’Aiea (l’Agenzia internazionale per l’energia atomica).

Il leader del Cremlino Vladimir Putin oggi ha anche ringraziato la Corea del Nord per il sostegno e la determinazione offerte durante “l’operazione speciale” in Ucraina e dichiarato che studierà attentamente i piani di pace proposti dai Paesi africani.

Fonte foto: ANSA

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