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Volano gli stracci fra Spagna e Italia, Sanchez: "In Italia governa estrema destra". Tajani: "Secessionisti"

La replica di Antonio Tajani alle dichiarazioni di Pedro Sanchez. Lo scontro politico tra Italia e Spagna dopo le parole del premier spagnolo

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

È scontro politico tra Italia e Spagna dopo le dichiarazioni di Pedro Sanchez, capo del governo iberico, che ha esultato per la vittoria elettorale e ha lanciato una critica al Governo italiano, definito “di estrema destra” in contrapposizione alla forza politica che si è affermata invece a Madrid. In risposta, il ministro degli Esteri Antonio Tajani  ha contro-attaccato il premier spagnolo, sottolineando il contestato accordo con i partiti indipendentisti catalani, definendo la sua parte politica affine ai “secessionisti”.

Le parole di Pedro Sanchez

La scintilla che ha acceso la polemica è stata la celebrazione di Sanchez per la sua vittoria elettorale, accompagnata da una frecciatina alla maggioranza politica italiana.

“In Italia governa l’estrema destra, noi qui l’abbiamo fermata” ha dichiarato Pedro Sanchez, un’esternazione che non è andata giù all’Esecutivo italiano e in particolare al ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha replicato con fermezza.


Tajani ha criticato Sanchez in particolare per il discusso accordo con i partiti indipendentisti della Catalogna

“In Spagna governa l’estrema sinistra” ha controbattuto Tajani. “In Italia l’abbiamo sconfitta. Noi rispettiamo lo stato di diritto. A Madrid accade lo stesso? In Italia governa il Partito popolare europeo, in Spagna i secessionisti”.

A cosa si riferisce Tajani

La stoccata di Tajani a Sanchez va contestualizzata facendo riferimento all’accordo fra il Psoe e i partiti indipendentisti catalani. In base all’intesa, questi ultimi hanno offerto sostegno al governo spagnolo in cambio di un’amnistia per gli esponenti accusati di reati legati all’indipendentismo.

La legge è stata fortemente contestata sia in Spagna che a livello comunitario, con diverse critiche provenienti anche dal Parlamento europeo. Tajani ha quindi evidenziato queste criticità, mettendo in dubbio il rispetto della Costituzione spagnola.

La difesa di Sanchez

In risposta alle polemiche, Sanchez ha giustificato l’accordo parlando di una decisione che è stata presa per evitare una possibile ascesa delle destre, simile a quella verificatasi in altri Paesi chiave nel panorama mondiale, come ad esempio l’Argentina con la vittoria per certi versi inaspettata di Javier Milei.

“Dopo le elezioni eravamo davanti all’alternativa tra un governo delle destre con Vox e un accordo per stabilizzare la Catalogna grazie a un progetto di legge del tutto costituzionale. In politica, come nella vita, bisogna scegliere tra soluzioni ideali e quelle possibili. Abbiamo preso una buona decisione, tutte le scelte saranno nel rispetto della Costituzione spagnola” ha dichiarato Sanchez.

Fonte foto: ANSA

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