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Javier Milei nuovo presidente dell'Argentina: dollarizzazione e politiche anti-LGBTQIA+, chi è il vincitore

Il nuovo presidente dell'Argentina è Javier Milei, un autodefinito anarco-capitalista. Le sue idee: anti aborto, anti LGBTQIA e contro le banche

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Javier Milei è il nuovo presidente dell’Argentina. Nello scontro alle elezioni, il candidato di estrema destra ha battuto il ministro dell’Economia uscente. Nelle prime dichiarazioni alla stampa Milei ha ringraziato gli argentini e promesso che “da oggi comincia la ricostruzione dell’Argentina e la fine della decadenza, oggi finisce il modello impoveritore dello Stato”. Ma chi è Javier Milei e qual è la sua linea politica?

Javier Milei è il nuovo presidente dell’Argentina

Con quasi il 56% dei voti e oltre 11 punti di vantaggio, il definito anarco-capitalista Janier Milei ha sconfitto al ballottaggio il peronista Sergio Massa, l’uscente ministro dell’Economia. Questo ha salutato la vittoria dell’avversario augurandogli buona fortuna: “Da domani la responsabilità di garantire il funzionamento sociale, politico ed economico del Paese è del presidente eletto”, ha detto il candidato.

Grandi i festeggiamenti nel centro di Buenos Aires e il futuro presidente ha parlato subito alla nazione. “Agli argentini dico: oggi comincia la ricostruzione dell’Argentina e la fine della decadenza, oggi finisce il modello impoveritore delloStato onnipresente che beneficia solo alcuni mentre la maggioranza soffre – ha detto – oggi finisce l’idea che lo Stato è un bottino da ripartire fra i politici e i loro amici, oggi torniamo ad abbracciare il modello della libertà per tornare a essere una potenza mondiale”.

Elezioni argentinaFonte foto: ANSA
 Javier Milei vince al ballottaggio contro Sergio Massa, è il nuovo presidente dell’Argentina

Chi è Javier Milei?

Javier Milei è un economista, ma anche un maestro di sesso tantrico e una rock star dei talk show. Il neo vincitore si definisce un anarco-capitalista, che promette di cacciare a calci nel sedere i politici, liberalizzare il possesso delle armi e la vendita di organi umani. A questa lista di intenti si aggiunge: vietare l’aborto e l’educazione di genere, che chiama “educazione gender”.

Milei è entrato in politica solo tre anni fa, ottenendo subito il 30% dei voti e piazzandosi davanti all’ex ministro dell’Economia Sergio Massa e all’ex ministra della Sicurezza Patricia Bullrich. Nella sua storia personale c’è il maltrattamento da parte dei genitori, un’adolescenza come cantante rock e una laurea in Economia. Rappresenta i giovani e i poveri disillusi, ma contrasta con le donne e i diritti civili.

I prossimi passi dell’Argentina

Il nuovo presidente si insedierà ufficialmente il 10 dicembre. Il primo tema da affrontare è l’economia, cavallo di battaglia di Milei. Nei vari talk show che lo hanno reso famoso, il vincitore delle elezioni ha detto che vuole “distruggere a colpi di motosega la Casta peronista”.

L’Argentina ha enormi problemi economici da risolvere: l’inflazione al 142%, un debito pubblico da 419 miliardi di dollari, riserve monetarie limitate e il negoziato con il Fondo monetario internazionale, con cui l’Argentina è indebitata per 44 miliardi di dollari. Tra le promesse elettorali: la privatizzare delle industrie di Stato, la dollarizzare e  lo smantellamento della Banca Centrale,

javier-milei Fonte foto: ANSA
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