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POLITICA ESTERA

Vladimir Putin parla di pace con l'Ucraina nel discorso alla Russia in tv: la frase sulla fine della guerra

Si è tenuta la conferenza stampa di Vladimir Putin. Il leader ha parlato di rapporti con gli Stati Uniti e l'Europa, oltre che di economia e pace

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Molto attesa la consueta conferenza stampa di fine anno di Vladimir Putin. “Per la Russia sopravvivere senza sovranità non è possibile”, ha detto durante la diretta nazionale. Il discorso si è spinto sui grandi temi della politica estera della Russia, tra cui la guerra in Ucraina e la possibilità della fine del conflitto

Putin sulla pace

Il discorso alla nazionale, con relativa conferenza stampa, è andato in onda in diretta. Vladimir Putin ha deciso di non usare mai la parola “Ucraina” come nazione, ma solo come componente geografica dello spazio russo. Non a caso ha infatti ribadito come Odessa e la Crimea siano città e zone russe, anzi “l’intero sud-est dell’Ucraina è sempre stato filorusso, perché questi sono territori russi storici”.

Sulla guerra e la pace, il leader russo ha parlato di guerra civile, perché “i russi e gli ucraini sono essenzialmente un solo popolo e ciò a cui stiamo assistendo ora è una grande tragedia che assomiglia a una guerra civile tra fratelli su fronti opposti. La pace però arriverà solo

quando avremo raggiunto i nostri obiettivi

ha dichiarato all’inizio della conferenza. Tra questi la denazificazione dell’Ucraina. Non sono mancati riferimenti a possibili conflitti allargati, come le velate minacce alla Nato.

 Conferenza stampa di fine anno di Vladimir Putin (14 dicembre 2023)

Rapporti con l’Europa

Vladimir Putin si è detto pronto a costruire rapporti con gli Stati Uniti, sottolineando quanto sia importante e necessario. Sui rapporti con l’Europa invece si è tirato indietro dall’accusa di aver rovinato le condizioni di dialogo.

“Non siamo noi ad aver rovinato i rapporti con la Ue ma loro che hanno provato a metterci in secondo piano”, ha detto nella conferenza stampa, ricordando la sua visione dal 2014. È la tendenza ad avvicinarsi ai nostri confini a creare disagi, ha aggiunto, concludendo che l’Europa (tra queste la Germania che teme un allargamento del conflitto) non ha mai fatto nulla per evitare che questo accadesse.

Economia in crescita

Sulla questione economica Putin ha spiegato alla nazionale che le sanzioni non hanno avuto effetti e che il sistema finanziario è “stabile”. Mosca si è dimostrata in grado di resistere alle sanzioni, perché dispone di un margine di sicurezza sufficiente. “L’indicatore più importante è la crescita economica”, ha detto.

La crescita del Pil in Russia per il prossimo anno è prevista al +3,5%. Il presidente ha parlato di “ripresa dalla caduta dello scorso anno”, ma ha anche ammesso che l’inflazione è aumentata e che entro la fine dell’anno è prevista tra il 7 e l’8%.

Fonte foto: ANSA

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