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POLITICA ESTERA

Vladimir Putin firma la legge sull'ergastolo per alto tradimento: finora è stato punito con 20 anni di carcere

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una nuova legge per alzare la pena contro il crimine di alto tradimento: ora prevede l'ergastolo

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Dalla Russia arriva notizia di un nuovo provvedimento atto ad inasprire ulteriormente il dissenso e le pene per chi viene giudicato colpevole di alto tradimento. A firmarla è il presidente Vladimir Putin, a pochi giorni dalla condanna al dissidente e attivista d’opposizione Vladimir Kara-Murza. Numerose le condanne internazionali.

Cosa prevede la nuova legge di Vladimir Putin

Stando a quanto riportato da Ansa, riprendendo fonti internazionali dell’agenzia russa Tass, il presidente Vladimir Putin ha firmato una nuova legge contro il reato di alto tradimento.

Fino a questo momento, prevedeva la condanna a 20 anni di reclusione ed è stata recentemente applicata a danno di alcuni membri dell’opposizione ritenuti dissidenti, ma la pena è stata inasprita.

Dopo essere stato approvato dal Parlamento nei giorni scorsi, ora il reato prevede anche l’ergastolo, il carcere a vita. Contestualmente, è stata alzata anche da 15 a 20 anni la pena massima per il reato di attacco terroristico.

I casi Vladimir Kara-Murza e Alexei Navalny

I due reati per i quali sono stati inaspriti le pene non sono causali e anzi si legano a doppio filo alle recenti cronache politiche interne alla Russia. Solo pochi giorni fa il cosiddetto dissidente russo Vladimir Kara-Murza, vicepresidente della ONG Open Russia, è stato condannato a 25 anni di carcere.

Le accuse nei suoi confronti sono state tradimento e diffamazione dell’esercito. Kara-Murza è stato arrestato ad aprile del 2022 per aver disobbedito agli ordini della polizia, quindi ha criticato l’invasione dell’Ucraina e le azioni di Putin sul trattamento dei dissidenti. Nel 2015 e 2017 è sopravvissuto a due tentativi di avvelenamento.

Il giornalista e politico russo Vladimir Kara-Murza, condannato il 17 aprile 2023

Pochi giorni fa, inoltre, l’oppositore Alexei Navalny finito in carcere da oltre 2 anni ha reso noto che contro di lui è stata aperta una nuova inchiesta con l’accusa di terrorismo. Sta scontando una condanna a 9 anni per frode e oltraggio alla Corte, ma dopo le ultime novità rischia 25 anni di reclusione.

Dura condanna da Amnesty International

Dopo l’approvazione da parte del Parlamento, Amnesty International aveva duramente commentato la notizia del possibile (e ora confermato) inasprimento della pena per alto tradimento da parte di Putin.

Il direttore del programma Europa e Asia centrale della ONG, John Dalhuisen, aveva invitato il leader del Cremlino ad abbandonare il progetto, perché “la legge provocherà una paralisi della società civile e metterà in grave pericolo i militanti dei diritti umani e tutti coloro i quali lavorano per organizzazioni non governative”.

Secondo Amnesty, la definizione di alto tradimento ora è “eccessivamente ampia” e per questo si teme possa essere interpretata in modo arbitrario, arrivando a coinvolgere anche le attività svolte da organizzazioni internazionali.

“È particolarmente inquietante constatare che la legge in questione potrebbe essere oggetto di un’interpretazione vastissima, in quanto la nozione di ‘sicurezza nazionale’ è estremamente vaga” riporta la nota.

Fonte foto: IPA

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