Ex guardia del corpo di Putin rivela le sue paranoie: tutti i segreti del presidente russo svelati in tv
Vladimir Putin è paranoico, ipocondriaco e ha un rapporto distorto con la realtà. Parola di Gleb Karakulov, ex guardia del corpo del presidente russo
Vladimir Putin sarebbe paranoico, ipocondriaco e vivrebbe del tutto scollegato dalla realtà in una sorta di bolla nella quale filtrano solo le informazioni che gli passano i suoi più stretti collaboratori. Parola di una persona che per anni gli è stata molto vicina.
- Gleb Karakulov, ex guardia del corpo di Putin
- Come sta Putin
- Putin e il Covid-19
- Putin criminale di guerra
Gleb Karakulov, ex guardia del corpo di Putin
Gleb Karakulov era un ingegnere della squadra delle comunicazioni Fso (Servizio federale di protezione), l’agenzia governativa che in Russia si occupa delle scorte delle personalità di vertice.
In 13 anni di servizio Karakulov ha viaggiato con Vladimir Putin per 180 missioni e ha avuto modo di osservarlo molto da vicino.
A febbraio 2022 però, dopo l’invasione dell’Ucraina, l’ingegnere ha deciso di cambiare vita:
“Nel febbraio 2022 è scoppiata una guerra criminale e non potevo più scendere a compromessi con me stesso. Non potevo restare al servizio di questo presidente. Lo considero un criminale di guerra“.
Karakulov ha così lasciato la Russia per scappare in Turchia e ora il Cremlino lo ha bollato come disertore.
L’uomo ha raccontato la sua storia alla redazione di ‘Dossier Center‘, sito finanziato dal dissidente Mikhail Khodorkovsky, ex uomo più ricco di Russia oggi considerato dal Cremlino come ‘agente straniero’, ovvero traditore della patria.
Putin è un inavvicinabile stakanovista, racconta Karakulov: “Il programma di lavoro del presidente è estremamente serrato ed è sempre circondato dal personale di sicurezza, molte persone. Quindi, no, sarebbe problematico avvicinarsi a lui e, per esempio, chiedergli: ‘Come stai?'”
“Putin lavora molto; puoi vederlo durante i suoi viaggi di lavoro. Non va a letto fino alle 2 o 3 del mattino, ora di Mosca”.
Quello tracciato da Karakulov è il ritratto di un uomo che vive in una bolla: “Tutte le informazioni che riceve, le riceve solo da persone a lui vicine. Vive cioè in una sorta di bolla informativa”.
Come sta Putin
Nel corso dell’ultimo anno si sono rincorse notizie in merito allo stato di salute di Vladimir Putin.
Alcuni hanno avanzato l’ipotesi che il presidente russo potesse essere affetto dal morbo di Parkinson. Qualcun altro ha affermato che Putin sarebbe afflitto da un cancro. E il presidente ucraino Zelensky ha addirittura ipotizzato che Putin potrebbe essere morto da tempo.
Karakulov smonta queste fantasie che l’intelligence britannica ha già definito come ‘whishful thinking’, pensiero illusorio.
“Se Putin ha problemi di salute – dice Karakulov – devono essere dovuti alla sua età. Beh, probabilmente li ha. Ma non è niente di troppo serio, immagino. Gode di una salute migliore di molte altre persone della sua età”.
Putin e il Covid-19
Il presidente russo avrebbe un profondo timore del coronavirus: “Continuava ad aver paura del Covid – dice dice Karakulov – e costringe chiunque passi del tempo con lui in una stanza a sottoporsi a quarantena. Teme per la sua vita in modo patologico“.
E ancora: “Si è isolato dal mondo con barriere di ogni tipo, anche dopo la fine delle restrizioni Covid. Il suo rapporto con la realtà è distorto“.
Il presidente russo avrebbe uffici identici in diverse residenze. Questo, durante i messaggi alla nazione, gli permetterebbe di far credere all’opinione pubblica di essere sempre al lavoro al Cremlino.
“Personalmente ho visto Putin nel suo ufficio a Sochi mentre la televisione rendeva noto che stava ricevendo qualcuno nella sua residenza di Novo Ogarevo, alle porte di Mosca”, racconta Karakulov.
Putin criminale di guerra
Karakulov non usa mezzi termini, per lui Putin è un criminale: “Considero Putin un criminale di guerra e sarebbe stato un reato ancora peggiore della defezione rimanere al lavoro come se nulla fosse”.